Pisa, 25 aprile 2018. Il Thueringer Forschungspreis, premio per la ricerca promosso dal Ministero per l’Economia, la Ricerca e la Società digitale dello Stato della Turingia, in Germania, è assegnato annualmente al ricercatore o team di ricercatori attivi in settori giudicati di grande interesse nell’ambito delle scienze pure o applicate.

Alessandro Cellerino, professore di Fisiologia della Scuola Normale Superiore, ha vinto l’edizione 2018 per i risultati raggiunti nella mappatura del genoma del Nothobranchius furzeri, un pesce che ha durata di vita di qualche mese e che è stato studiato dal prof. Cellerino insieme a un team di ricercatori del Leibniz Institute on Aging – Fritz Lipmann Institute di Jena, nello Stato della Turingia.

A partire dal 2010 la Scuola Normale Superiore ha stabilito, attraverso il Laboratorio di Biologia Bio@SNS,  una convenzione di ricerca con l’istituto Leibniz di Jena (FLI) per svolgere ricerche comuni nel campo della biologia e genetica dell’invecchiamento. Questa collaborazione, coordinata da Alessandro Cellerino, “guest scientist” presso il FLI, è incentrata sullo studio del vertebrato dalla vita più breve, il pesce annuale Nothobranchius furzeri che vive solo pochi mesi.

Nel corso degli anni, grazie alla collaborazione tra le due istituzioni, è stato possibile dimostrare come questo pesciolino possa essere utilizzato per studiare diversi aspetti dell’invecchiamento che sono comuni tra pesci e uomo. L’apice di queste ricerche è stato raggiunto con il sequenziamento del genoma di Nothobranchius furzeri che è stato completato nel 2015 e con le successive analisi che hanno portato alla identificazione di nuovi geni che controllano l’aspettativa di vita.

Il Thueringer Forschungspreis 2018 vedeva competere 10 progetti di ricerca tutti riguardanti istituti aventi sede nello Stato della Turingia. Il premio è stato assegnato ad Alessandro Cellerino e agli altri ricercatori che hanno coordinato il progetto “genoma Nothobranchius” durante una cerimonia che si è svolta ieri 24 aprile, presso il l’Istituto Leibniz di Jena. Ha consegnato il premio il Ministro Wolfgang Tiefensee.

“Dopo il sequenziamento del suo genoma, Nothobranchius è stato definitivamente accreditato dalla comunità scientifica internazionale come modello innovativo per lo studio dell’invecchiamento – commenta Cellerino – Ormai è presente in oltre una trentina di laboratori tra cui Stanford ed Istituti delle società Max Planck e Leibniz. Questo riconoscimento premia la perseveranza e lo spirito di collaborazione di chi ha deciso di provare ad aprire una nuova via vedendo le prospettive oltre le difficoltà e mostra ancora una volta -se ce ne fosse ancora bisogno- quale enorme valore rappresenti la collaborazione europea per l’avanzamento delle conoscenze”.

Secondo il professor Antonino Cattaneo, direttore del Laboratorio di Biologia Bio@SNS “La fruttuosa collaborazione che abbiamo stabilito con il Leibniz Institute on Aging – Fritz Lipmann Institute di Jena, nata dalle ricerche sviluppate da Alessandro Cellerino alla Scuola Normale, costituisce un importante elemento di competitività scientifica per i nostri studenti e ricercatori ed arricchisce notevolmente le potenzialità delle nostre ricerche.”

Andrea Pantani