La Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore di Catania hanno avviato una collaborazione sulla base di un accordo di scambio, che permetterà agli allievi di ciascuna istituzione di usufruire di tutti i servizi dell’altra, garantendo loro l’accesso alle lezioni, ai seminari, ai gruppi di ricerca e in generale ad ogni attività scientifica, culturale, artistica della Scuola ospitante.

L’accordo, firmato venerdì 27 giugno presso l’ateneo siciliano dal rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro e dai direttori delle due Scuole d’eccellenza, Fabio Beltram e Francesco Priolo, vuole essere il primo passo verso l’istituzione di una comunità più grande, un network di Scuole d’eccellenza che renda più competitiva anche sul fronte internazionale l’offerta formativa italiana, un progetto in cui rientra anche l’accordo di pochi giorni fa con la Scuola Superiore di Studi Avanzati di Roma.

Le attività di formazione della Scuola Superiore di Catania si concentrano sulle Scienze giuridiche, politiche, economiche e sociali; gli studi Umanistici; le discipline scientifiche e sperimentali, mediche ingegneristiche. Si tratta di ambiti in linea con quelli nei quali è attiva la Scuola Normale, che dal prossimo anno accademico 2014/2015 amplierà la propria offerta formativa al di fuori dei tradizionali settori delle scienze e delle lettere.

“Una sorta di modello Erasmus delle eccellenze”: così ha definito il progetto Francesco Priolo, direttore della Scuola Superiore di Catania, che ha sottolineato che “questo è solo il primo passo di un progetto ambizioso, che mette in rete Catania con le eccellenze nazionali”. Anche per il rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro l’accordo “è parte di un progetto più ambizioso: creare una rete delle scuole di eccellenza che punti a valorizzare le migliori risorse degli atenei italiani, fornendo ad essi una proiezione nazionale e possibilmente internazionale”. Fabio Beltram, direttore della Scuola Normale Superiore, ha ribadito che l’obiettivo dell’accordo è offrire nuove opportunità agli studenti, ma anche dare all’eccellenza una maggiore visibilità: “questo paese non sa sfruttare le vostre capacità a pieno. Voi siete una risorsa importante e noi faremo di tutto perché il paese se ne accorga e sappia sfruttarlo” – ha detto rivolgendosi agli allievi.