Dal 1998 era docente presso il Dipartimento di Storia all’Università della California (UCLA). Carlo Ginzburg torna in Italia per insegnare Storia delle culture europee agli allievi della Classe di Lettere della Scuola Normale.

Dopo essere stato allievo dal 1957 al 1961 e perfezionando, dal ’61 al ’62, Ginzburg è di nuovo alla Scuola che ha frequentato nei suoi anni di studente universitario. Insegnerà Storia delle culture europee agli allievi della Classe di Lettere. Carl Ginzuburg è tra gli intellettuali più noti del paese. I suoi libri sono tradotti in quindici lingue. Collabora a numerose riviste di studi storici: Past and Present, Annales, Quaderni storici. È membro dell’Accademia delle Arti del Disegno, di Firenze, e membro onorario dell’American Academy of Arts and Sciences. Ha ricevuto il Prix Aby Warburg nel 1992.

Definito dal New York Times Magazine come un pioniere della storia della cultura popolare, ha elaborato un metodo di analisi storica interdisciplinare che, partendo da un’osservazione approfondita di una persona, un evento o una località, può restituire un quadro della contemporaneità, della società e della cultura. Laureatosi all’Università di Pisa nel 1961, Carlo Ginzburg ha insegnato nelle Università di Bologna, Harvard, Yale, Princeton, The Getty Center, il Warburg Institut di Londra, l’Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi prima dell’incarico all’Università della California e, da quest’anno, alla Scuola Normale Superiore.

Vasta la produzione editoriale di Ginzburg, che abbraccia molteplici ambiti del sapere, indagati in chiave storica: dal diritto alla politica, dalla letteratura all’arte, passando attraverso i costumi delle civiltà del passato. Tra le sue pubblicazioni, Il filo e le tracce. Vero, falso, finto (2006, Feltrinelli; I Benandanti (2002, Einaudi). La sua fama di storico è soprattutto legata a “Il formaggio e i vermi” (Einaudi, 1980).

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