A venti anni dal restauro dell’Arco di Trionfo di Alfonso D’Aragona a Castelnuovo a Napoli, la Fondazione Napoli99, partner della Scuola Normale Superiore di Pisa per l’organizzazione dei corsi di orientamento a Camigliatello Silano, organizza una tavola rotonda dal titolo “Per la conservazione programmata del patrimonio artistico italiano”. Appuntamento a Roma il prossimo 10 ottobre.

Era il 30 settembre 1988, quando venne presentato, alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, il restauro dell’Arco di trionfo di Alfonso d’Aragona a Castelnuovo a Napoli. Erano gli anni in cui la città, oggi di nuovo prepotentemente al centro del dibattito politico italiano per la questione rifiuti, andava riscoprendo il suo patrimonio artistico dimenticato. Il restauro fu voluto dalla Fondazione Napoli Novantanove, istituzione privata nata per contribuire alla conoscenza, alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio culturale di Napoli e del Mezzogiorno, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni artistici e storici. L’obiettivo, in linea con gli scopi della Fondazione, che con lo stesso spirito ha promosso negli anni altre importanti opere di restauro, era chiaro: recuperare uno dei monumenti più importanti della storia della città per ridare alla cultura e al patrimonio artistico un ruolo determinante nello sviluppo di Napoli.


Venti anni dopo, la Fondazione vuole ricordare quel grande momento di partecipazione civica, ma soprattutto intende tornare a riflettere e confrontarsi sull’importanza della conservazione programmata dei beni italiani e la loro tutela per le generazioni future. Alle domande: cosa s’intende per conservazione programmata? e soprattutto: esistono le condizioni perché essa divenga parte ineliminabile del nostro sistema di tutela dei beni culturali? risponderanno il 10 ottobre prossimo a Roma, alla Stampa estera, in via dell’Umiltà, alcuni dei più importanti studiosi e amministratori.


Alla tavola rotonda, dal titolo “Per la conservazione programmata del patrimonio artistico italiano”, parteciperanno: Caterina Bon Valsassina, Giorgio Bonsanti, Roberto Cecchi, Giuseppe Proietti, Salvatore Settis, Nicola Spinosa e Mirella Stampa Barracco. Coordina Paolo Conti del Corriere della Sera.

(sw)