«Per rilanciare pubblicamente la nostra gratitudine e il nostro debito a Carlo Azeglio Ciampi, allievo della Normale dal 1937 al 1941 – ha detto Barone – rinnovo qui il nostro impegno a realizzare un Istituto di Studi Avanzati a lui intitolato, il primo che nascerà in Italia sul modello di analoghe istituzioni internazionali, e dedicato agli incroci ed alle contaminazioni tra le diverse anime del sapere: dalle scienze dure alle scienze umane, a quelle sociali, politiche ed economiche. Abbiamo avviato nelle scorse settimane attraverso un avviso pubblico le procedure per reclutare il primo professore per la cattedra “Ciampi” in seno all’Istituto, una figura con caratura e visione europea per il seguente insegnamento: “Political Economy and Historical Dynamics of Modern Capitalism”. Siamo certi che le candidature che riceveremo saranno all’altezza dell’ambizione di questo progetto. All’altezza del nome a cui sono dedicati al contempo il nuovo Istituto di Studi Avanzati e la sua prima cattedra».

«La missione della Normale – ha anche detto Barone – è e dovrà continuare ad essere quella individuata così magistralmente da Ciampi quando la definiva “Scuola dell’Uomo”: un luogo che prima di trasmettere nozioni ha il compito di insegnare valori. In cui non ci si deve concentrare solo sul ritorno immediato in termini economici, ma cercare di individuare nuovi scenari di conoscenza; in cui diventa fondamentale far parlare ancora di più tra loro il mondo umanistico e quello scientifico, per aiutare i nostri studenti ad acquisire una preparazione globale. Non ci sono in Italia altri luoghi che abbiano questa vocazione e questo stile: solo la Scuola Normale, e con l’esempio della sua vita Ciampi ce lo ricorda sempre».

Tra i relatori della mattinata anche Giuliano Amato, che rivolgendosi agli allievi normalisti presenti nella Sala Azzurra, ha ricordato che «Ciampi era uno come voi. Un allievo come tanti, entrato in Normale quasi per caso, con aneddoti che ce ne fanno scoprire anche alcune “debolezze”, come per esempio un esame di italiano in cui balbettò dalla paura. Ma se il vostro talento lo alimentate con lo stesso rigore, passione, e apertura potrete anche voi raggiungere le mete che raggiunse Carlo Ciampi».

Pisa, 16 settembre 2017