Mercoledì 8 ottobre, alle ore 16,30, nella Sala Azzurra del Palazzo della Carovana la Scuola Normale Superiore ricorda la figura di un eminente storico italiano, Roberto Vivarelli, professore emerito della Normale recentemente scomparso. Saranno il direttore Fabio Beltram con gli storici Daniele Menozzi (Scuola Normale), Mauro Moretti (Università per Stranieri di Siena) e Roberto Pertici (Università degli Studi di Bergamo) ad illustrare il contributo e l’importanza di Vivarelli nella ricerca storica, soprattutto del primo Novecento.

Nato a Siena nel 1929, Vivarelli si era laureato in Scienze Politiche all’Università di Firenze per poi svolgere attività post-dottorale alla University of Pennsylvania e all’Istituto Italiano di Studi Storici a Napoli. Proprio a Napoli, divenne allievo e amico dello storico Gaetano Salvemini, che gli affidò i suoi scritti sull’epoca fascista, pubblicati in seguito a cura dello stesso Vivarelli. Professore all’Università di Siena, dal 1986 era diventato ordinario di Storia contemporanea alla Scuola Normale Superiore.

Vivarelli, tra le altre cariche, è stato Visiting Professor alla Harvard University ed ha tenuto diversi cicli di lezioni presso l’Istituto Italiano di Studi Storici a Napoli. E’ stato inoltre research fellow al St. Antony’s College di Oxford, visiting member presso l’Institute for Advanced Study di Princeton, visiting fellow presso All Souls College a Oxford. Era membro della direzione della Rivista Storica Italiana, dell’Academia Europaea e dell’Accademia Colombaria.
I suoi studi hanno riguardato principalmente la storia d’Europa tra Otto e Novecento, con particolare riguardo all’origine del Fascismo. A questo riguardo, si deve a Vivarelli la più importante e circostanziata opera storiografica realizzata sul quinquennio 1918-1922: “Storia delle origini del fascismo. L’Italia dalla grande guerra alla marcia su Roma”, pubblicata in tre volumi a partire dal 1965 e completata con il terzo volume del 2012