Le sue teorie hanno dato nuovi impulsi al progresso di molte branche della matematica, dalla topologia, alla geometria algebrica, fino alla teoria dei numeri. Jean-Pierre Serre, la più giovane medaglia Fields di sempre (ha ricevuto il riconoscimento nel 1954, a soli 28 anni) ha tenuto una conferenza alla Scuola il 12 marzo scorso, per uno dei seminari della Classe di Scienze, invitato dal professor Umberto Zannier.

Serre ha dato un profondo contributo al progresso della matematica. Per quanto riguarda la topologia, ha sviluppato metodi algebrici rivoluzionari, in particolare ha indagato le trasformazioni tra sfere di dimensioni superiori. A lui si deve il chiarimento dell’opera dei geometri algebrici italiani, ottenuto introducendo e sviluppando i meccanismi algebrici necessari per determinare quando funzionavano le loro costruzioni geometriche. La tecnica di Serre propone un linguaggio e un punto di vista inediti e ha inaugurato una nuova età dell’oro della geometria algebrica.

Negli ultimi quarant’anni il lavoro di Serre e la sua visione della teoria dei numeri hanno influenzato profondamente questa antica disciplina. La ricerca di Serre è stata fondamentale per molte delle più brillanti scoperte recenti, compresa la dimostrazione di Wiles dell’ultimo teorema di Fermat. Le ricerche di Serre si sono indirizzate sia verso una matematica concettuale, sia nella soluzione di problemi specifici da tempo aperti.

Jean-Pierre Serre è nato a Bages, in Francia, nel 1926. Ha studiato all’École Normale Supérieure e nel 1951 ha conseguito il titolo di dottore in scienze all’università della Sorbona, a Parigi. Dopo aver lavorato al Centre National de la Recherche scientifique, è stato professore associato all’Università di Nancy. Nel 1956 è stato nominato professore al Collège de France. Serre è stato insignito del titolo di Commandeur légion d’honneur e di Grand’ufficiale dell’Ordre National du Mérite. E’ stato eletto membro di numerose accademie nazionali, in particolare quelle di Francia, Svezia, Stati Uniti e Paesi Bassi.

Nel 1970 gli è stato conferito il premio Gaston Julia, nel 1985 il premio Balzan, nel 1995 il premio Steele e nel 2000 il premio Wolf. E’ stato nominato dottore “honoris causa” da numerose università: l’ultima, in ordine di tempo, è stata l’università di Oslo. E’ stato il primo matematico a ricevere, nel 2003, il premio Abel, considerato da molti il “Nobel della Matematica”.