Un libro di Umberto Baldocchi e Marinella Lizza per un viaggio attraverso la storia costituzionale dell’Italia unita raccontata nei manuali scolastici: oggetti “innocui” e forse poco studiati, ma anche testimonianza preziosa di un “immaginario civico” che si esprime nel lessico e nei concetti che caratterizzano la vita politica. Il volume “La Costituzione invisibile. Dai manuali di storia all’immaginario civico degli Italiani” è edito da ETS.


La Costituzione della Repubblica Italiana ha avuto una storia difficile. Da una parte l’inserimento dei suoi principi entro l’ordinamento è stato lento e spesso inadeguato, dall’altra il suo valore di patto fondante è stato spesso invisibile per il cittadino comune.

Come era successo per lo Statuto albertino, la vicenda delle istituzioni costituzionali è stata letta soltanto sullo sfondo delle ideologie, delle lotte politiche e sociali, dei condizionamenti economici. L'”appello alla Costituzione” ha segnato le emergenze politiche o è stato usato per fini di parte.

Nel paese in cui sono state elaborate le basi dei modelli che hanno ispirato la politica moderna e in cui, sull’esempio americano, il pensiero costituzionale è comparso, insieme al tricolore, già alla fine del XVIII secolo, è mancata una “religione civile” che unisse i cittadini al di sopra delle divisioni politiche.

La storia dell’Italia unitaria raccontata dai manuali scolastici ha spesso dato vita a un immaginario civico costruito su etiche precarie, più che a una coerente identità civile.

In Italia è mancato un modello di convivenza civile credibile, funzionale ad orientare in modo virtuoso i comportamenti pubblici e privati. Profittando di queste carenze, le “caste” hanno potuto dilagare, allontanando dalla vita politica il cittadino comune e intere generazioni di giovani, favorendo così degrado e corruzione.

Umberto Baldocchi (Lucca, 1951), supervisore del tirocinio e professore a contratto presso la SSIS Toscana dal 2000 al 2009, ha conseguito il dottorato di ricerca in “Storia del federalismo e dell’unità europea” presso l’Università di Pavia. Insegna storia e filosofia al Liceo scientifico “Vallisneri” di Lucca. Ha curato e cura progetti di formazione per l’insegnamento della storia, a livello locale ed europeo.

Marinella Lizza (Chieti, 1978) ha conseguito il diploma in Lettere presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e il dottorato di ricerca in “Studi italianistici” presso l’Università di Pisa. Insegna italiano e latino nei Licei. Si occupa di letterature comparate, didattica e informatica umanistica.