Se ne è parlato lunedì 9 ottobre, al termine della cerimonia di consegna dei diplomi nel Palazzo della Carovana, alla presenza del ministro per i Beni culturali Francesco Rutelli. Con la Canonica la biblioteca della Normale, una della più grandi a scaffale aperto in Italia e in Europa, avrà modo di dare collocazione agli importanti fondi Garin e Timpanaro.

Pisa, 4 ottobre, 2006. La Regione Toscana cederà alla Normale di Pisa, con modalità in corso di definizione, la parte in suo possesso del secentesco Palazzo della Canonica di piazza dei Cavalieri. Lo hanno annunciato il suo vice-presidente Federico Gelli e il Direttore della Normale Salvatore Settis. Il tema è stato ripreso lunedì 9 ottobre, in occasione della cerimonia di consegna dei diplomi, presso il Palazzo della Carovana, sede della Normale, con il Vice-Presidente del Consiglio e Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli e il sindaco di Pisa Paolo Fontanelli.

L’acquisizione del Palazzo della Canonica, oltre ad ampliare il patrimonio storico e artistico immobiliare della Scuola, servirà a soddisfare le esigenze di ulteriore ampliamento della biblioteca, una delle più importanti a scaffale aperto in Italia e in Europa. Attualmente ospitata in 3 palazzi storici, il Palazzo della Carovana, il Palazzo della Gherardesca e il Palazzo del Capitano, la biblioteca della Normale vanta un patrimonio di circa 800.000 unità nell’ambito dell’Antichistica, Letteratura, Linguistica, Filosofia, Storia, Arte, Fisica e Matematica a cui si stanno aggiungendo nuovi nuclei nell’ambito della Chimica e della Biologia. La biblioteca, che è anche aperta al pubblico, vanta inoltre intere collezioni appartenute a personalità della cultura e della ricerca quali i fondi Delio Cantimori, Arnaldo Momigliano, Cesare Luporini, Vittore Branca, Eugenio Garin e Sebastiano Timpanaro. .

“Sono orgoglioso – afferma Gelli – che alla Regione Toscana sia offerta l’opportunità di mettere a disposizione la parte di nostra competenza di un edificio di così grande valore storico e artistico venendo incontro alle esigenze di un’istituzione come la Normale, con la sua eccezionale biblioteca, a disposizione non solo dell’universo normalista ma anche del pubblico. Sono convinto che nell’ambito del progetto di riorganizzazione del patrimonio immobiliare della Regione, questo bene non potrebbe avere destinazione migliore”, ha affermato Gelli.

Il Palazzo della Canonica, costruito tra la seconda metà del ’500 e gli inizi del ’600 e giudicato dalla Soprintendenza opera di interesse storico e artistico nazionale, è attualmente già sede del Laboratorio per l’Analisi, la Ricerca, la Tutela, la Tecnologia e l’Economia del patrimonio culturale (LARTTE) oltre che di alcuni uffici amministrativi della Normale.

Ringrazio la Regione per averci dato modo di acquisire l’immobile più appropriato per garantire lo spazio ormai indispensabile a una biblioteca il cui sviluppo è parte integrante del programma culturale della Normale in quanto fonte imprescindibile di quell’intellettualità che essa punta a generare”, ha detto il direttore Settis il quale ha aggiunto: “Coltivare il talento sarebbe opera assai difficile senza l’apporto di un simile patrimonio che, costruito in ormai quasi due secoli, si è costantemente e accuratamente accresciuto anche grazie ai generosi lasciti da parte dei più grandi uomini di cultura di tutti i tempi”