E’ stato pubblicato il numero di marzo della rivista di cultura del territorio Locus, dal titolo Pisa: i luoghi di ricerca, che comprende un capitolo dedicato alla Normale: Scuola Normale Superiore: due secoli e non li dimostra.

Di Consuelo Tarallo

Il numero appena uscito della rivista Locus approfondisce il rapporto che Pisa ha con l’università e i numerosi centri di studio e di ricerca che insistono sul territorio, insieme alle strutture che si occupano di sanità e salute ai più alti livelli. La premessa da cui partono i giornalisti è che Pisa rappresenta un modello che ha pochi uguali in Italia. Si tratta, infatti, di una città non soltanto ricca di numerosi monumenti conosciuti in tutto il mondo, ma che fa della ricerca un punto di forza, grazie alla grande eterogeneità degli ambiti e ai riconoscimenti internazionali che può vantare.


Le strutture di ricerca che il territorio ospita e che lo rendono famoso in tutto il mondo, e su cui la rivista si concentra, sono la Scuola Normale Superiore, la Scuola Sant’Anna, il Cnr, il Polo Tecnologico di Navacchio, Enel Ricerca, l’Istituto di Fisica Nucleare, La Sterpaia e la struttura ospedaliera del Santa Chiara. E proprio sulle attività e sulle iniziative svolte da queste strutture che la rivista Locus si sofferma, sottolineando le nuove scoperte e gli ambiti di ricerca che producono un arricchimento del patrimonio culturale nazionale ed internazionale.


Locus dedica alcune pagine alla Scuola Normale Superiore di Pisa presentandone la storia e le attività di didattica e ricerca svolte dai laboratori di eccellenza. Inoltre, viene messo in rilievo l’importante studio sulla Sindrome di Rett, svolto dal Centro NEST ( National Enterprise for nanoScience and nanoTechnology ) e il premio IBM Faculty Award vinto dalla Scuola grazie al progetto di ricerca d’avanguardia per l’informatica Quantum Information Competence.