È noto come Martin Lutero ebbe un approccio rivoluzionario nei confronti dei dogmi della Chiesa. Non si fidò delle verità imposte dal papato romano, ma studiò direttamente la prima fonte del cristianesimo, la Bibbia, interpretandola in base alla propria coscienza e alle personali esperienze e conoscenze: “ebbe il merito di scoprire la libertà come vero orizzonte della dottrina cristiana”, spiega Adriano Prosperi nel suo libro Lutero. Gli anni della fede e della libertà, edito da Mondadori.

E proprio alla figura del padre della riforma protestante è dedicata la conferenza che Adriano Prosperi terrà alla Scuola Normale nell’ambito de “I venerdì della Normale”, il 16 marzo alle ore 18 nella Sala Stemmi del Palazzo della Carovana, a Pisa, in collaborazione con il Rotary Club Pisa Galilei.

Normalista, allievo di Armando Saitta e Delio Cantimori, Prosperi è stato Professore ordinario nell’Università della Calabria, nell’Università di Bologna, nell’Università di Pisa e, dal 2002, alla Scuola Normale. È considerato tra i maggiori storici della Riforma e Controriforma: si è occupato soprattutto di storia della cultura, della vita religiosa e dei movimenti ereticali, delle scoperte geografiche e delle missioni, nella prima età moderna.

È membro dell’Accademia dei Lincei e dell’Accademia degli Intronati. Tra le sue monografie più significative si ricordano: Tribunali della coscienza, Torino 1996; L’eresia del libro grande, Milano 2000; Dare l’anima. Storia di un infanticidio, Torino 2005; Eresie e devozioni, Roma 2010; Delitto e perdono, Torino 2013 e Lutero. Gli anni della fede e della libertà, Milano 2017.

Pisa, 14 marzo 2018