Edoardo Dusina, An astrophoto of the big Orion Nebula and the NGC1977 nebula (the smallest one), taked with an motorized eq5, a Nikon d5100 and a Skywatcher 150/750PDS.

La Scuola Normale, in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli e l’Università di Bologna, sta realizzando un centro di ricerca per indagare come la vita possa originarsi nell’Universo. Il centro nascerà, a maggio, nella casa in cui visse Giacomo Leopardi, a Pisa, al numero 19 di Via della Faggiola.

STAR, acronimo di Systems and Theories for Astrochemical Research, si occuperà in particolare di astrochimica, un campo interdisciplinare che coinvolge oltre alle scienze chimiche, anche la fisica e l’astronomia. Lo scopo principale dell’astrochimica è quello di comprendere le basi molecolari che sottostanno all’evoluzione dell’universo: la formazione di molecole nello spazio, la loro evoluzione verso sistemi complessi, ma anche la loro trasformazione e distruzione, l’interazione con la radiazione elettromagnetica e le informazioni da essa ricavabili.

A dare la notizia della nascita del centro STAR è il direttore della Scuola Normale, Vincenzo Barone, in una anticipazione al Corriere della Sera di oggi. Barone sottolinea come sarà importante per gli studenti del centro STAR “imparare a lavorare in gruppo, confrontarsi con linguaggi nuovi, trovare insieme la direzione giusta, avere la visione più ampia possibile del problema”. Il rettore della Federico II di Napoli, Gaetano Manfredi, sottolinea invece come questa collaborazione abbia dato luogo a una “ricerca di frontiera” quale è l’astrochimica (Corriere del Mezzogiorno).

A partire dall’anno accademico 2018/2019 sarà inaugurato anche il primo corso di dottorato. Il Collegio dei docenti è composto da professori delle tre istituzioni universitarie che hanno promosso il centro STAR e il dottorato in astrochimica: coordinatore del corso sarà lo stesso professor Barone. Si inizia intanto con 4 borse di dottorato, per la durata di 4 anni.

Un esempio particolarmente affine ed ispiratore per questa iniziativa è il Dutch Astrochemistry Network finanziato dal “Netherlands Organisation for Scientific Research”, istituzione scientifica con sede all’Aia.

L’edificio in cui ha soggiornato Giacomo Leopardi a Pisa, dall’autunno del 1827 all’estate del 1828 e in cui compose i “canti pisani” A Silvia e Il Risorgimento, è di proprietà della Scuola Normale da oltre venti anni ed è già stato sede di precedenti laboratori. E’ in corso di trattativa l’acquisito delle stanze  in cui visse il poeta.

Pisa, 6 aprile 2018.