Ed. Fazi, pp. XII-267

Il ventennio populista raccoglie saggi usciti su “MicroMega” nel corso dei suoi due decenni di vita; saggi che, volta a volta, approfondiscono l’esame di una vicenda cruciale per la storia italiana recente: quella del populismo al potere.

Quando “MicroMega” nasce, è ancora solido il muro di Berlino e in Italia si vivono anni trionfali per il craxismo e la “Milano da bere”. La rivista si caratterizza subito per lo spazio dato ai dissidenti dell’Est e per la critica impietosa del CAF e della partitocrazia italiana, prendendo posizioni da sinistra “eretica”, in duro contrasto con quella istituzionale; e affronta ben presto la questione morale come questione politica ineludibile. Pochi anni dopo, saluterà la stagione di Mani Pulite come l’occasione per realizzare in Italia la “rivoluzione liberale” di gobettiano auspicio. Molte delle preoccupazioni contenute nelle analisi qui ripubblicate si sono poi puntualmente realizzate: una sinistra troppo burocratica, incapace di reinventarsi aprendosi massicciamente alla società civile, ha finito per essere subalterna a una destra che con Berlusconi mostra il suo vero volto illiberale e populista. Ecco il motivo del titolo: con Craxi e il CAF la partitocrazia comincia a trasformarsi in regime; con Berlusconi la transizione si compie. Vi è stata una continuità, secondo Flores d’Arcais, nella subalternità della sinistra agli uni e all’altro, nella sua paura di essere troppo radicale, nella scarsa intransigenza, scambiata per realismo, che l’ha gettata invece nella palude dell’inciucio e l’ha resa incapace di comprendere l’importanza dei “girotondi” e delle manifestazioni di massa per la pace e i diritti sindacali. Ed è questa incomprensione che oggi, alle soglie di elezioni politiche cruciali per il futuro dell’Italia, occorre per Flores d’Arcais urgentemente superare.

L’AUTORE Paolo Flores D’Arcais è filosofo e direttore di “MicroMega”. Impegnato in politica ma fuori dei partiti, è stato uno degli animatori del movimento dei “girotondi”. Collabora a importanti quotidiani europei (dallo spagnolo “El Pais” al tedesco “Frankfurter Allgemeine Zeitung” al polacco “Gazeta Wyborcza”). Tra i suoi ultimi libri ricordiamo Etica senza fede (Einaudi, 1992), Il disincanto tradito (Bollati Boringhieri, 1994), L’individuo libertario (Einaudi, 1999), Il sovrano e il dissidente (Garzanti, 2004).