Recuperare e valorizzare il patrimonio audiovisivo su Pio XII. Questo l’obiettivo della collaborazione scientifica avviata tra la Segreteria per la Comunicazione del Vaticano e la Scuola Normale Superiore. L’annuncio è arrivato durante la tavola rotonda dal titolo ‘La Santa Sede nell’età della comunicazione di massa’ che si è svolta oggi presso la Filmoteca Vaticana, organizzata in occasione del 60° anniversario dell’enciclica Miranda Prorsus (8 settembre 1957).

Ad illustrare l’iniziativa mons. Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione, e il professor Vincenzo Barone, direttore della Scuola Normale Superiore. L’accordo prende le mosse dalla ricerca ‘Santa Sede e cinema sotto il pontificato di Pio XII’, attivata nel 2016 con un assegno di studio presso la Scuola Normale Superiore, con il supporto della Fondazione Ente dello Spettacolo.

Alla base dell’intesa c’è la convinzione che l’insieme del patrimonio storico audiovisivo relativo alla Chiesa del Novecento, oggi scollegato e dislocato in sedi non sempre facilmente accessibili, opportunamente organizzato e valorizzato, possa costituire una risorsa storico-culturale di eccezionale valore per comprendere un tassello importante della storia globale del secolo scorso.

Il convegno (tra i relatori erano presenti per la Normale anche il professor Daniele Menozzi e Gianluca della Maggiore) ha toccato proprio questo tema: il rapporto tra Papa Pacelli e i media di massa a partire dalla Miranda Prorsus che il pontefice dedicò a «cinema, radio, televisione».

Attraverso il documento, per la prima volta nel suo magistero, Pio XII propose una riflessione unitaria sui mezzi di comunicazione di massa introducendo un approccio della Chiesa cattolica agli strumenti di «comunicazione sociale» sulle cui basi si svilupperà il percorso di innovazione e modernizzazione elaborato su questi temi dal Concilio Vaticano II.

Pisa, 14 dicembre 2017