Si è inaugurata ieri la mostra, Un secolo in Normale. Storia, documenti e immagini (1862-1969), allestita nella sala del Gran Priore nel Palazzo della Carovana in Piazza dei Cavalieri e che rimarrà aperta tutti i giorni con orario 9.30-18.30 fino al 21 dicembre. La mostra raccoglie immagini e documenti del passato della Scuola.

Un tavolo apparecchiato. Le porcellane sono Richard Ginori e su posate e bicchieri si incrocia la sigla della Scuola, due S e una N. Poco più in là le richieste del Consiglio Studentesco: porzioni più abbondanti di carne, ripristino dell’abitudine del dolce il martedì e miglioramento generale della qualità del condimento e delle minestre della sera. Firmato, fra gli altri, Pietro Citati. Datato 30 novembre 1950. Sono alcuni momenti della storia di Normale che si rivivono visitando la mostra Un secolo in Normale. Storia, documenti e immagini (1862-1969), che raccoglie immagini e documenti del passato della Scuola.

La mostra, che è stata allestita nella sala del Gran Priore nel Palazzo della Carovana in Piazza dei Cavalieri e che rimarrà aperta tutti i giorni, compresa la domenica, con orario 9.30-18.30 fino al 21 dicembre, è stata inaugurata da Fabio Beltram, vicedirettore della Scuola Normale Superiore, da Daniele Menozzi, docente di Storia contemporanea alla Scuola e da Andrea Biasion, direttore della filiale di Pisa del Monte dei Paschi di Siena (nella foto). Per Beltram la mostra è “un significativo primo passo per la Scuola che si avvia al bicentenario della Fondazione che sarà festeggiato nel 2010”. “Il modello Normale – ha proseguito Beltram – è cambiato nel tempo, ma quello che è rimasto inalterato è la formazione di eccellenza che la Scuola propone, già da prima che il termine eccellenza fosse abusato come lo è oggi. Dalla necessità e dalla volontà di presentare questo modello, anche per favorire degne imitazioni, nascono iniziative come il seminario che studia la Scuola Normale in una prospettiva comparata e questa mostra”.


Una mostra “interessante e divertente”, la ha definita il vicedirettore. Fra i documenti curiosi, infatti, anche un video dell’archivio Luce, che presenta le immagini del 1932 in un servizio dal titolo “Pisa. Il ministero dell’Educazione Nazionale inaugura la Scuola Normale Superiore”. L’attenzione del cinegiornale di Stato nel periodo fascista deriva dal fatto che l’allora direttore era Giovanni Gentile, il ministro in questione Francesco Ercole. Dalle immagini in bianco e nero dell’istituto Luce a quelle delle foto d’epoca, che ritraggono gli allievi in pausa, che sfogliano l’Unità e il Giorno, o il gruppo di normalisti e normaliste appositamente in posa da foto di classe, piuttosto che la mensa negli anni ’60 o i festeggiamenti per il 150° anniversario.

Fra i documenti si segnalano invece i libri contabili della Scuola, che rendono conto di profitti e spese di decenni e decenni fa, i verbali dei consigli direttivi che raccontano vicende storiche, come quella del lettore ebreo di lingua tedesca, Paul Oskar Kristeller, perseguitato dalle leggi razziali, il libretto del premio Nobel Carlo Rubbia e i temi di ammissione di Gentile e Natta.

Le sezioni della mostra sono cinque, dedicate rispettivamente a: le norme, l’Italia liberale, la Normale durante il fascismo, la ripresa post-bellica; la presenza femminile e la sezione femminile; allievi, prove e carriere; una vita normale; ampliamenti e nuovi spazi nella città.

La mostra presenta i primi risultati del progetto di valorizzazione dell’archivio della Scuola Normale, co-finanziato dal Monte dei Paschi di Siena e avviato nel 2006. Molti dei materiali presentati sono tratti dall’archivio di deposito, che attualmente custodisce carteggi e atti amministrativi e contabili prodotti dalla Scuola Normale nell’arco temporale che va dal 1902 al 2005, e dall’archivio storico.

serena wiedenstritt