Due docenti ordinari del nostro Ateneo sono stati insigniti dell’onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in qualità di Grande Ufficiale l’uno e di Commendatore l’altro.

Si tratta del professor Ugo Montanari, ordinario di Informatica e direttore del dipartimento di Informatica, e di Vieri Benci, ordinario di Analisi matematica e Direttore del dipartimento di Matematica applicata “Ulisse Dini”.

I due docenti hanno ricevuto tale onorificenza in quanto appartenenti ad un gruppo di scienziati italiani, denominato Gruppo 2003 per la Ricerca Scientifica, costituito dagli scienziati italiani che figurano per l’anno 2003 negli elenchi dei ricercatori più citati al mondo compilati per le diverse discipline dall’Institute for Scientific Information (ISI) di Philadelphia.

Tale Gruppo si è fatto promotore nel giugno 2003 di un “Manifesto per una rinascita della ricerca scientifica in Italia” in cui vengono proposti degli spunti di riflessione per una riforma radicale del sistema di ricerca italiano “alla cui debolezza strutturale – si legge nel Manifesto- vanno, per buona parte, ascritte le difficoltà in cui versa oggi il nostro Paese. Ci rivolgiamo quindi in particolare ai responsabili del potere politico, presenti e futuri, ritenendo che su questi temi di interesse strategico sia possibile ed auspicabile un accordo al di sopra degli schieramenti politici. In un certo senso, non vi è nulla da inventare; si tratta solo di utilizzare le caratteristiche portanti di sistemi efficienti e produttivi, adattandoli alle peculiarità del nostro Paese”.

Al termine del documento sono elencate anche alcune proposte che possono dare concretezza alle formulazioni generali, quali: “1) Non più promozioni per legge o comunque mascherate come concorsi dedicati. 2) Valutazione da parte di esperti indipendenti, anonimi, internazionali (peer review) per progetti, finanziamenti e carriera. 3) Valutazione delle istituzioni, dei laboratori e dei centri di ricerca, usando anche strumenti quali “site visits” e su questa base dosare il finanziamento pubblico. 4) Accesso anche per giovani ricercatori a finanziamenti, su progetti valutati, da gestire in autonomia. 5) Mercato del lavoro affidabile che consenta mobilità, retribuzioni adeguate e percorsi di carriera. 6) Scelte politiche strategiche sulle priorità della ricerca. 7) Programma di attrazione di ricercatori dai Paesi meno sviluppati. 8) Incentivi fiscali all’industria per investimenti in ricerca. 9) Facilitazioni fiscali per le donazioni a università, istituti o enti di ricerca. 10) Otto per mille alla ricerca.”

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