Martedì 15 novembre si chiude il ciclo di lezioni organizzato dal compositore e musicologo Stefano Lazzoni e da Margerita Redaelli, allieva della Classe di Lettere e ministro della musica della Normale.

Come si costruisce un brano musicale? Quali tecniche possono essere utilizzate nella creazione del componimento e che ruolo gioca la lettura dell’interprete durante l’esecuzione? A queste domande risponde Stefano Lazzoni, compositore, musicologo e pianista, chiamato dagli allievi della Scuola Normale di Pisa per la serie di seminari “Il Suono, il Segno, la Struttura”. L’incontro, aperto a chiunque voglia approfondire le tematiche del linguaggio musicale, si tiene martedì 15 novembre, alle ore 18, nell’Aula Bianchi della Normale.

L’appuntamento di martedì chiude la serie di lezioni organizzata con successo da Stefano Lazzoni e Margherita Redaelli. Nelle precedenti occasioni, pensate per fornire ai non esperti conoscenze tecniche basilari e agli appassionati nuovi spunti di approfondimento, Lazzoni ha ripercorso l’intero campionario delle principali strutture ritmiche. Attraverso analisi teoriche ed esecuzioni in sala sono state sottoposte all’attenzione dei giovani allievi melodia, armonia, polifonia, forma rapsodica, canzone, rondò, sonata e altre figure musicali. L’ultimo incontro sarà dedicato all’analisi del processo di scrittura e composizione delle opere. In particolare saranno elencati i metodi e gli obiettivi del compositore ed analizzate le differenze tra la composizione a tavolino e la tecnica dell’improvvisazione. Verrà dato ampio spazio al ruolo dell’interpretazione e dell’esecuzione nella ricezione finale dei brani.

Stefano Lazzoni, che ha insegnato per oltre dieci anni storia della musica, composizione per la didattica e lettura della partitura presso i Conservatori di Sassari e di Firenze è oggi docente di Lettura della partitura al Conservatorio di Como ed è considerato uno dei massimi musicologi e compositori italiani. Le lezioni di Lazzoni alla Normale di Pisa, parte del programma delle attività musicali della Scuola, sono state accompagnate dagli interventi di Margherita Radaelli, allieva che concilia la passione della musica con l’attività accademica.