Prima allievo della Normale, poi direttore nei difficili anni della fine della seconda guerra mondiale, Luigi Russo è una figura di importanza capitale per la Scuola Normale Superiore. Allargando la prospettiva, è innegabile il contributo dello studioso siciliano alla storia della critica letteraria. Il lungo percorso di Russo si snoda nella pagine di un’opera di recente pubblicazione, Luigi Russo, Bibliografia 1912-2007, edita dalla casa editrice pisana ETS nella primavera 2007.

di Serena Wiedenstritt

Il volume, che comprende anche i proemi alle riviste Leonardo del 1925, La Nuova Italia del 1930 e Belfagor nel 1946, è stato curato da Antonio Resta ed è introdotto da una premessa del figlio-filologo, nonché attuale direttore di Belfagor, Carlo Ferdinando Russo. La novità più importante del volume risiede nelle circa trenta pagine dedicate a tracciare un ritratto colloquiale dello studioso di letteratura e dell’uomo che ha fuso le sue origini sicule con la sua decennale esperienza toscana.

Oltre mille e cento schede e rubrichette storico-biografiche costituiscono il testo, che può vantare anche l’ecumenico commento critico ai Promessi sposi del 1935/1990, insieme a titoli fondamentali e rinomati come Vita e disciplina militare del 1917/1992 e Elogio della polemica del 1933/1990. Il manualetto militare, infatti, è tornato con successo sugli scaffali delle librerie poco tempo fa grazie al prezioso lavoro dello storico David D. Roberts, che lo ha promosso presso un editore del calibro di Routledge. Elogio della polemica, opera che raccoglie noterelle e testimonianze dal 1919 in poi, è invece rimbalzato nel ‘Meridiano’ di Luigi Meneghello, addirittura come vademecum nella lotta partigiana del febbraio 1944.

Anche le Edizioni della Scuola Normale Superiore di Pisa hanno reso onore al grande normalista, pubblicando nel 1997 il carteggio Luigi Russo-Giovanni Gentile, sempre a cura dello studioso di letteratura italiana, Antonio Resta e nel 2006, a cura di Emanuele Cutinelli-Rendina, il carteggio di Russo con Croce. Quest’ultimo, che raccoglie la corrispondenza scambiata in un arco di tempo compreso tra il 1912 e il 1948, rappresenta un testo di singolare valore per la ricostruzione della cultura italiana del primo cinquantennio del secolo scorso, rivisitata attraverso le esperienze intellettuali, politiche e anche quotidiane di due personalità di eccezione. Al momento è in preparazione e prossima uscita presso le Edizioni della Normale il carteggio di Russo con Adolfo Omodeo.