Collana “Il Mulino/Ricerca”



Il più antico testo volgare italiano nel quale si riconoscono intenti artistici è un’iscrizione pisana databile intorno al 1170. Dalle pagine iniziali, dedicate a questa prima anonima prova, a quelle finali sui versi romagnoli di Raffaello Baldini si snoda un percorso che tocca alcuni momenti rilevanti della nostra storia linguistica e letteraria. Una storia dove l’affermarsi del modello toscano deve molto al successo del “Decameron”, la cui lingua dunque, così a lungo influente sulla prosa, merita dettagliata analisi. Si arrenderanno in ordine sparso ricche culture locali, come quella tardomedievale veneziana, illuminata nella decadenza settecentesca dal genio di Carlo Goldoni. Col suo programma riformatore il grande commediografo esprimeva la contraddittoria ma feconda esigenza di rivolgersi a un pubblico nazionale e insieme di prendere spunto da una precisa realtà sociale legata al dialetto. Analogo problema è affrontato un secolo dopo, nel contesto del nuovo Stato unitario, da Capuana, Verga, De Roberto e Pirandello, che ambientano in Sicilia romanzi e novelle usando l’italiano, con uno sforzo di appropriazione ricco di riflessi anche sulla loro qualità letteraria.

Indice:

Avvertenza. – I. La tomba di Giratto e le sue epigrafi. – II. Medioevo volgare veneziano. – III. La lingua del “Decameron”. – IV. Carlo Goldoni e l’ambiente veneziano. – V. Da “Rosso Malpelo” a “Ciàula scopre la luna”: lettura linguistica. – VI. Appunti sulla lingua dei “Vicerè”. – VII. Plurilinguismo passivo nei narratori siciliani tra Otto e Novecento? – VIII. Aspetti della poesia dialettale contemporanea. – Indice dei nomi.

Alfredo Stussi insegna Storia della lingua italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha pubblicato i volumi “Testi veneziani del Duecento e dei primi del Trecento” (1965), “Zibaldone da Canal. Manoscritto mercantile del sec. XIV” (1967), “Lingua dialetto e letteratura” (1993), “Tra filologia e storia. Studi e testimonianze” (1999), “Tracce” (2001) e, con il Mulino, “Studi e documenti di storia della lingua e dei dialetti italiani” (1982), “Introduzione agli studi di filologia italiana” (2002), “Breve avviamento alla filologia italiana” (2003), “Fondamenti di critica testuale” (2004).