La Commissione europea continua il processo di digitalizzazione del patrimonio culturale europeo. Per i prossimi cinque anni si prevede la messa on line di almeno sei milioni di documenti, libri e beni culturali: tutti accessibili via web grazie alla Biblioteca Digitale.

Gli sforzi della Commissione si sono rafforzati anche grazie ai recenti risultati della consultazione on line lanciata nei mesi scorsi. Hanno partecipato con le loro opinioni e progetti: biblioteche, archivi e musei per il 46%, editori e titolari dei diritti di autore per il 19% e per il 14% hanno contribuito università, studenti e docenti. Gli interventi sono favorevoli ad una iniziativa del genere, che viene considerata come una opportunità e una risorsa per disporre di una eredità culturale accessissibile e disponibile a tutti.

Accedere alla Biblioteca Digitale Europea significa accedere a un patrimonio multilingue, di risorse digitali provenienti dalle numerose istituzioni europee. Dal punto di vista tecnologico, la Biblioteca sarà basata sulla infrastruttura TEL (The European Library) che già permette di accedere ai cataloghi on line di numerose biblioteche nazionali e di risorse digitalizzate di biblioteche aderenti al progetto.

L’infrastruttura TEL è anche il risultato del progetto di ricerca DigiCult finanziato dal 5 Programma Quadro. La realizzazione della Biblioteca digitale europea non è comunque esente da opinioni divergenti riguardo ai problemi di copyright, resta ancora attuale la questione del copyright tra gli enti culturali e i detentori dei diritti d’autore.

Nell’ottica del piano strategico ” i2010 “, la Commissione intende “finanziare dei centri di competenza per la digitalizzazione e la definizione di un quadro europeo per la tutela l’accessibilità e l’uso dei diritti di proprietà intellettuale”, ha sottolineato il commissario per la Società dell’Informazione, Vivane Reding.

I prossimi passi

Il prossimo 27 marzo si svolgerà la prima riunione tra il gruppo di lavoro sulla Biblioteca digitale europea sotto la presidenza del commissario Reding. Oggetto dell’incontro sarà la cooperazione tra settore pubblico e privato in tema di digitalizzazione e copyright.

Per la seconda metà del 2006, la Commissione intende presentare la proposta di una raccomandazione che analizza il problema degli ostacoli alla accessibilità on line e alla digitalizzazione delle risorse, agli Stati Membri e al Parlamento europeo.

Successivamente, verrà presentato un documento in cui si propone la strategia per le biblioteche digitali, frutto di studi e di informazioni scientifiche che, recentemente, si stanno raccogliendo attorno al tema.

La fine dell’anno vedrà la presentazione di una comunicazione sui “contenuti on line” in cui si affronterà il problema della gestione dei diritti di propetà intellettuale nell’era digitale.

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