Gli Atenei italiani hanno adottato formalmente, per primi in Europa, la “Carta europea dei ricercatori” e il “Codice di condotta per la loro assunzione”, durante il convegno organizzato dall’Università di Camerino e dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), “La Carta europea dei ricercatori: uno strumento e una sfida per la creazione dello Spazio Europeo della Ricerca”. L’incontro ha sottolineato concretamente l’impegno dell’intero sistema universitario italiano per recepire e dare attuazione, attraverso questo importante documento, ai principi contenuti nella Raccomandazione della C.E. 2005/251. Quest’ultima imposta le linee guida per regolamentare, in una prospettiva europea, i rapporti fra ricercatori e loro datori di lavoro in una logica di responsabilità e trasparenza.

“E’ paradossalmente tempestivo che oggi – ha affermato il prof. Fulvio Esposito, Rettore dell’Università di Camerino – nel momento in cui l’idea europea sembra vacillare, dal mondo dell’Università e della Ricerca giunga un segnale forte, espresso nella volontà di darsi un sistema di regole comuni per i ricercatori europei. A chi coltiva dubbi ed incertezze sul futuro dell’Europa, rispondiamo che l’Europa del futuro, l’Europa dei giovani, l’Europa della ricerca non ha incertezze: vuole andare avanti.

Così, l’Università e la ricerca, da molla del rilancio dell’economia europea, diventano oggi molla del rilancio dell’Europa tout court e trovo che questa sia una magnifica sfida, alla quale la nostra comunità è chiamata a rispondere e, sono certo, risponderà”.