Aveva promesso un segnale concreto, e un segnale concreto c’è stato. Il riequilibrio tra il numero di uomini e il numero di donne che ricoprono l’incarico di professore diventa “legge” alla Scuola Normale. Vincenzo Barone, Direttore da appena tre mesi, ha promosso un nuovo criterio per l’assunzione dei professori di prima e seconda fascia (ordinari e associati). Nel regolamento che stabilisce le modalità di reclutamento dei docenti è stata approvata ieri dal consiglio direttivo, massimo organo di governo della Normale, la modifica dell’articolo 9, quello che disciplina la “chiamata”: a parità di merito d’ora in avanti sarà data preferenza ai candidati che appartengono al genere in netta minoranza, in questo momento le donne.

Nelle scorse settimane il professor Barone aveva acceso i riflettori sulla situazione ‘imbarazzante’ che riguarda le posizioni apicali nell’università italiana, e nel caso specifico della Normale. Attualmente, nella sede pisana della Scuola, nessuna donna riveste il ruolo di professore di prima fascia nella Classe di Scienze Matematiche e Naturali, a fronte di 12 uomini. Nella Classe di Scienze Umane, sempre per il ruolo di professore ordinario, ci sono 2 professoresse e 11 professori. A Firenze, presso l’Istituto di Scienze Umane e Sociali, c’è un solo professore ordinario, in questo caso donna.

Nelle prossime assunzioni di professori ordinari, dunque, scatterà la prescrizione dell’articolo 9 del nuovo regolamento, secondo il quale a parità di merito tra due o più candidati sarà data preferenza a quelli che appartengono al genere in netta minoranza: in numero “inferiore a un terzo” rispetto al numero complessivo di professori in quel ruolo (*). Su 24 professori ordinari, solo 3 sono donne, ben meno di un terzo.

La situazione dei professori di seconda fascia invece, tra Pisa e Firenze, è più equilibrata, con 6 donne e 8 uomini, per cui in questo specifico caso non sarà necessaria nessuna preferenza di genere nelle assunzioni. La modifica al regolamento è un primo passo nella direzione auspicata dal Direttore della Normale: quella di ricondurre quanto prima il numero delle donne che svolgono l’incarico di professore vicino al numero degli uomini, una tendenza che sarebbe auspicabile per l’intero sistema universitario.

(*) Art.9, comma 4 del Regolamento per il reclutamento di professori di I e II fascia: “…la Scuola può dare preferenza al candidato/a appartenente al genere il cui numero di professori di ruolo della Scuola, nella fascia per la quale si procede alla chiamata, sia inferiore a un terzo del numero complessivo dei professori di ruolo della Scuola della medesima fascia”.

Pisa, 23 dicembre 2016