La Fondazione Internazionale Balzan-Premio Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento insieme al Centro di Filosofia della Scuola Normale Superiore organizza nelle giornate del 10, 11 e 12 dicembre, presso la Sala Azzurra del Palazzo della Carovana, il convegno La scienza e la filosofia dei moderni, dedicandolo a una delle figure più significative del secondo Novecento nel campo della storia della filosofia e della storia della scienza: Paolo Rossi. Una serie di incontri ispirati all’impegno scientifico e attitudinale di questo intellettuale che più di ogni altro è riuscito trasformare la scienza in una materia di riflessione filosofica.

L’innovativo approccio metodologico e intellettuale con cui Rossi, “storico delle idee”, ha saputo riflettere sui rapporti tra scienza e filosofia, gli ha permesso di far emergere il contesto storico e sociale nel quale la conoscenza umana si è finalmente emancipata dai preconcetti religiosi e da una visione magica della vita, elaborando una forma di sapere molto più concreta e razionale. Sarà proprio la concezione di una filosofia in grado di svolgere un’indagine scientifica sui diversi settori della cultura a ritornare come filo conduttore negli interventi dei maggiori esperti in materia in programma in queste giornate di incontri: un modo per ripercorrere e ripensare le linee di ricerca più rappresentative dello scomparso studioso.

Paolo Rossi ha studiato prima ad Ancona e poi a Bologna. Si è laureato nel 1946 a Firenze con il filosofo dell’umanesimo Eugenio Garin. Dal 1950 al 1959 è stato assistente di Antonio Banfi all’Università di Milano. Ha insegnato prima proprio all’Università di Milano, poi a Cagliari e a Bologna. Dal 1966 si è definitivamente stabilito a Firenze, mantenendo fino al 1999 la cattedra di Storia della Filosofia presso la facoltà di Lettere dell’Università, dove ha ricevuto la nomina di professore emerito. Si è sempre occupato di storia della filosofia e della scienza, con particolare riguardo al Cinquecento e al Seicento. Ha curato edizioni di diversi autori, tra i quali Cattaneo, Bacon, Vico, Diderot e Rosseau, oltre a dirigere diverse collane scientifiche e filosofiche. Si è inoltre dedicato al tema della memoria in chiave filosofica e storica, pubblicando nel 1991 il saggio Il passato, la memoria, l’oblio (Il Mulino), con il quale ha vinto il Premio Viareggio. Nel 1988 è stato eletto presidente del comitato scientifico del centro studi filosofici “Antonio Banfi” di Reggio Emilia e nel 1997 presidente della “Società Italiana per lo studio dei rapporti tra scienza e letteratura”.