I tre istituti in procinto di attuare il piano operativo per il progetto di ricerca che li vede coinvolti. In arrivo dalla Francia una nave oceanografica per il reperimento dei Cordati marini planctonici.

di Andrea Pantani

Una nave oceanografica per una ricerca sull’invecchiamento dei pesci. L’Istituto di Biologia ed Ecologia Marina di Piombino (Ibem), la Scuola Normale Superiore di Pisa e l’Universitè Internationale de la Mer di Nizza (Francia), si riuniranno a breve, nella sede dell’Ibem, in palazzo Appiani a Piombino, per mettere a punto il piano operativo per una importantissima ricerca da svolgere sull’invecchiamento di alcune specie di animali marini della famiglia Gobidae e Cordati marini come Oikopleura Dioica.

L’obbiettivo – spiega il prof. Roberto Bedini, direttore di Ibem, Museo del Mare – è quello di scegliere eventuali altre specie marine che abbiano come caratteristica quella di una breve durata di vita. Sarà possibile così studiare sia le trasformazioni comportamentali che quelle fisiologiche nell’avvicendarsi di nascita, maturità sessuale, riproduzione, senescenza, morte.

Nei laboratori e negli acquari di Piombino sarà studiato il behaviour delle specie allevate in relazione al loro sviluppo ontogenetico, mentre presso i laboratori della Scuola Normale Superiore di Pisa saranno effettuate tutte le indagini biomolecolari collegate alle fasi di vita delle specie studiate.

L’Universitè de la Mer – prosegue Bedini – parteciperà alla ricerca con una propria nave oceanografica che effettuerà campionamenti per il reperimento dei Cordati marini planctonici.

I ricercatori francesi, infatti, hanno un progetto di studio sulla produttività delle acque del Mar Ligure e del Mar Tirreno e sono disponibili a ospitare biologi piombinesi e pisani sulla loro nave per le operazioni di cattura, conservazione e trasferimento degli esemplari negli acquari di Piombino e nei laboratori di Pisa.

La ricerca nasce da due convenzioni quinquennali, firmate, oltre che dal prof. Bedini, dal prof. Maurice Aubert, presidente del Consiglio scientifico dell’Université Internazionale de La Mer , dal prof. Salvatore Settis, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa.