Scoperte di grande rilievo degli scavi del 2012 del Laboratorio di Scienze dell’Antichità (LSA) a Segesta, in provincia di Trapani, e Kaulonia, in provincia di Reggio Calabria.

La campagna di scavo di maggio 2012 a Segesta (in collaborazione con l’Università di Pisa e con il Parco Archeologico di Segesta) e diretta da Carmine Ampolo e da Maria Cecilia Parra, ha condotto a ulteriori notevoli risultati per la conoscenza dell’agorà e, in particolare, del grande portico ellenistico a due piani, che la chiudeva sul lato Nord. Nella parte centrale sono stati rinvenuti due grandi archi di sostegno del primo piano, crollati mantenendo la connessione originaria. E’ una novità di grande importanza, data la cronologia del monumento (II sec. a.C.), che documenta ulteriormente la qualità architettonica dell’opera, avvicinandola a famosi esempi ateniesi coevi (per le arcate sul fondo, la stoà di Eumene; per dimensioni ed elementi architettonici, la stoà di Attalo).

L’ala Est dello stesso portico ha rivelato, tra l’altro, una interessante pavimentazione in mattoni, ben conservata.

La campagna di scavo di giugno 2012 nel santuario di Punta Stilo a Kaulonia (in collaborazione con l’Università di Pisa e la Soprintendenza Archeologica della Calabria) diretta sul campo da Maria Cecilia Parra ha restituito una straordinaria documentazione delle offerte votive di età tardoarcaica (decenni finali del VI sec. a.C.), rimasta nella posizione originaria: in particolare, due pezzi di armatura in bronzo, due splendidi schinieri anatomici ed un elmo di tipo calcidese che, al primo restauro, sta rivelando l’iscrizione di dedica a Zeus incisa sulla calotta. Si tratta di un ritrovamento di grande interesse storico ed archeologico, con pochi confronti in Magna Grecia, e degno dei maggiori santuari della Grecia, come quello di Olimpia.

Sono inoltre emersi dati molto significativi sulle forme del culto e sulla topografia dell’area sacra, nel punto vicino ad una porta della città.

Alle indagini del LSA hanno partecipato come di consueto allievi e perfezionandi della SNS, studenti e dottorandi dell’UniPI, con personale e collaboratori del Laboratorio. Oltre alla prosecuzione del lavoro per le ricostruzioni 3D (curate da E. Taccola, UniPI), quest’anno, in entrambi i siti, sono state effettuate riprese fotografiche con il nuovo drone (curate da A. Palla e C. Cassanelli).