La seduzione dell’esotico nella musica barocca sarà al centro della prossima serata ai Concerti della Normale, intitolata La Rinascita di Osiride. L’esotismo e l’Oriente nell’Europa barocca. La tendenza fascinatoria per le terre lontane e seducenti emerge sotto forma di pittoresco citazionismo nelle opere di molti autori italiani e internazionali come Jean-Philippe Rameau, Georg Friedrich Händel, Georg Philipp Telemann, Alessandro Scarlatti, Giacomo Antonio Perti, Francesco Cavalli e Antonio Vivaldi, i quali cercarono di ri-trovare in questo altrove immaginario stimoli creativi intensi e prolifici. A interpretare queste suggestive strutture compositive, martedì 3 febbraio alle ore 21 al Teatro Verdi di Pisa, sarà l’ensemble Concerto de’ Cavalieri, una giovane formazione italiana diretta dal maestro Marcello Di Lisa, che si è imposta rapidamente all’attenzione del pubblico e della critica per la capacità di coniugare un’attenta ricerca filologica a una prassi esecutiva intensa e brillante. Per questa occasione il gruppo si avvarrà della presenza di Filippo Mineccia come controtenore.

A inaugurare il programma della serata sarà La naissance d’Osiris di Rameau, un’ouverture che combina il sincretismo delle parti operistiche con quelle spettacolari del balletto. A seguire Händel con la cantata Splenda l’alba in Oriente, caratterizzata da una vocalità vivida ed esuberante. Sarà poi la volta di Les Turcs tratta dall’ouverture Les Nations di Telmann, evocativa dell’imperante gusto per l’esotismo musicale dell’epoca; e di tre composizioni di Scarlatti: il Concerto grosso n. 3 in fa maggiore, Ma qual cor e Mi cinga la fama. Ritroveremo poi Händel con lo stile brillante e serioso del suo Concerto grosso n. 2 in fa maggiore, Perti con la cantata morale Perdite dell’Ottomano ispirata alle vittorie imperiali, Rameau con Le Turc généreux tratta dall’opéra-ballet di ambientazione esotica Les Indes galantes, Cavalli con l’aria Hora so ch’assai più fiero, estrapolata dal dramma Scipione Africano, nel quale si intrecciano diverse storie d’amore; e infine Vivaldi con In sì torbida procella e La gloria del tuo sangue, due arie dove riecheggia il fervore per i motivi esotici e coloniali.

Prossimo appuntamento della stagione: sabato 21 febbraio alle ore 20.30 con Il barbiere di Siviglia, melodramma buffo in due atti di Gioachino Rossini, allestito recentemente dal Progetto LTL Opera Studio e dall’Orchestra Giovanile Italiana. La direzione è affidata a Nicola Paszkowski, mentre la regia ad Alessio Pizzech.