Il Google delle collezioni digitali dedicate ai beni culturali. Si chiama Michael, (Multilingual inventory of cultural
heritage in Europe) e permette di scoprire ed esplorare il patrimonio culturale digitale italiano e di altre nazioni. Miriadi di testi, immagini, documenti appartenenti a varie istituzioni, trasferiti nel corso del tempo su sopporti digitali (dischi, web, e altri supporti), adesso sono facilmente raggiungibili dal portale Michael. E la Normale di Pisa è risultata l’ateneo italiano con il maggior numero di collezioni digitali censite.

Che siate interessati all’archeologia o all’arte contemporanea, alla musica, a Roma antica o agli strumenti scientifici, MICHAEL vi mostra le risorse disponibili in formati digitale. All’indirizzo sono attualmente descritte 1134 collezioni digitali e 443 istituzioni. In questo panorama si inseriscono le schede relative alle collezioni digitali della Normale, risultate le più numerose nel panorama delle università italiane.

«L’obiettivo di Michael – spiegano Elisa Fiocchi e Claudia Lorito – è di realizzare il censimento delle collezioni digitali di beni culturali a livello europeo, fornendo un accesso unificato alle relative descrizioni. I dati confluiscono in un unico portale, con sezioni differenziate per nazioni (per ora italiana, inglese e francese), personalizzate ma interoperabili, con ricerche possibili a livello nazionale ed internazionale».

La Crui ha aderito al progetto MICHAEL Atenei, che prevede il censimento delle collezioni digitalizzate dai 77 Atenei italiani, di tutti i tipi di materiale (testi, immagini, audio, video), ad accesso remoto e locale, libero e a pagamento, concluse e in corso. Oggetto del censimento di MICHAEL Atenei sono solo le collezioni digitalizzate (ad esclusione, quindi, del digitale nativo).

MICHAEL è uno spin-off del progetto Minerva, è finanziato nell’ambito del programma comunitario eTEN ed è coordinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano. La descrizione delle collezioni della Scuola è articolata su 5 livelli: collezioni digitali (i contenuti), servizi/prodotti (le modalità di accesso ) istituzioni e progetti (per quelli ancora in corso), collezioni fisiche. Alcune collezioni non sono ancora pubblicamente accessibili. Sono state censiti, tra gli altri, alcuni documenti del centro Signum, della Biblioteca, del laboratorio di Linguistica, del Centro Archivistico, del Centro edizioni e di altri laboratori dell’area umanistica della Normale.