Da una ricerca dell’Istituto Nanoscienze del Cnr una tecnica innovativa per manipolare gli elettroni di un semiconduttore apre nuove strade per il calcolo quantistico. Un metodo nuovo messo a punto nei laboratori Nest dell’Istituto nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (CnrNano) e della Scuola Normale Superiore , permette di manipolare gli elettroni in un semiconduttore in maniera controllata aprendo nuove possibilità per il calcolo quantistico. Il risultato è frutto di una collaborazione tra ricercatori sperimentali e fisici teorici del laboratorio Nest di Pisa, insieme all’Istituto per l’Officina dei Materiali del Cnr. Lo studio è pubblicato sulla rivista Physical Review Letters.

I materiali semiconduttori, già alla base dell’elettronica del presente, sono considerati tra i sistemi più promettenti per la nanoelettronica del futuro. In particolare per realizzare quelle che i fisici chiamano reti quantistiche ovvero dispositivi capaci di trasportare e processare informazione codificata in stati quantistici.

Al laboratorio Nest i ricercatori hanno sfruttato le proprietà di un semiconduttore in presenza di un effetto noto ai fisici come effetto Hall quantistico. “E’ un fenomeno che si verifica in un cristallo semiconduttore bidimensionale posto a bassissime temperature e in intenso campo magnetico”, spiega Fabio Taddei fisico teorico del Nest, “in queste condizioni la parte interna del cristallo diventa un robustissimo isolante, mentre ai bordi si formano canali speciali spessi pochi nanometri, detti canali di bordo, dove gli elettroni si muovono senza dissipazione perché le impurità e difetti presenti nel cristallo vengono aggirati senza perdite di energia.” Continua Taddei: “Essere in grado di controllare questi ‘binari perfetti’ che trasportano corrente in maniera non dissipativa e impiegarli in dispositivi concreti potrebbe rivoluzionare la nanoelettronica del futuro.”

Nell’esperimento, condotto su un cristallo di Areseniuro di Gallio, il campo magnetico è stato fissato in modo da ottenere ai bordi del cristallo solamente due canali. “Utilizzando dei nano-pettini in materiale ferromagnetico”, continua Taddei, “abbiamo generato fenomeni di interferenza quantistica i quali a loro volta ci permettono di far saltare gli elettroni da un binario all’altro in maniera controllata, preservando le loro proprietà quantistiche”.

Il risultato ottenuto dai ricercatori del Nest è ottenuto con una tecnica relativamente semplice e che impiega semiconduttori normalmente usati nell’industria elettronica. “Dal punto di vista delle applicazioni”, conclude Taddei, “questo risultato è la base per realizzare circuiti più complessi che comprendano diversi ‘scambi’ tra i due binari, che potrebbero diventare uno dei mattoni di base dei sistemi per il calcolo e l’informazione quantistica”.

La ricerca è stata finanziata dal Miur tramite il progetto Firb-Ideas (contratto numero RBID08B3FM) e dalla Comunità Europea tramite i progetti Solid e NanoCTM.