Lo storico, tra i più autorevoli studiosi della genesi e dello sviluppo del fascismo in Italia, professore emerito alla Normale, interverrà al dibattito in programma lunedì 20, nella Sala Stemmi.

Partecipano Salvatore Settis, direttore della Scuola, Massimo Mugnai, Michele Ciliberto, Mario Rosa, docenti della Normale, Giuseppe Galasso e Antonio Cardini, professori rispettivamente dell’Università di Napoli e di Siena

Lunedì 20 novembre la Scuola Normale dedica un omaggio a Roberto Vivarelli, docente emerito della Scuola di Piazza dei Cavalieri, tra gli storici che più hanno contribuito a far luce sulla genesi e lo sviluppo del fascismo in Italia.

Nella Sala Stemmi, con un intervento dello stesso Vivarelli, si svolgerà una discussione sul volume “Culture e libertà. Studi di storia in onore di Roberto Vivarelli”, delle Edizioni della Normale, pubblicato quest’anno.

Al programma, che si apre alle 17, partecipano il direttore della Normale Salvatore Settis, i docenti Massimo Mugnai, Michele Ciliberto, Mario Rosa, sempre della Scuola di piazza dei Cavalieri, Giuseppe Galasso e Antonio Cardini, rispettivamente dell’Università di Napoli e dell’Università di Siena.

Nato a Siena nel 1929, Vivarelli vive in prima persona i drammi dell’appartenenza politica nell’epoca fascista, descritti con lucidità e partecipazione nel libro “La fine di una stagione, memoria 1943-1945” , del 2000. L’apporto di Vivarelli all’indagine di questo periodo storico è costante in tutto il proprio percorso di studioso.

I due volumi Storia delle origini del fascismo: l’Italia dalla grande Guerra alla marcia su Roma, rappresentano un indispensabile punto di riferimento per ogni indagine che voglia comprendere la conquista mussoliniana del potere. Vivarelli proprio in questo periodo sta lavorando all’uscita del terzo e conclusivo volume del progetto.

Laureatosi nel 1954 all’Università di Firenze, Roberto Vivarelli ha studiato ed è stato Visiting Professor in Italia e all’estero, in Università come Harvard, Oxford, Princeton. Dal 1986 è professore ordinario di Storia contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa, di cui ora è docente emerito.

Lo stretto legame con la Normale si è ulteriormente rafforzato quando nel 2004 Vivarelli ha donato alla Scuola un proprio fondo, che comprende un importante carteggio (con lettere a Luigi Baldacci, Marino Berengo, Norberto Bobbio, Elio Conti, Mario Delle Piane, Alessandro Galante Garrone, Felix Gilbert, Piero Jahier, Sebastiano Timpanaro, Lord Dacre, Leo Valiani) e altri materiali manoscritti.

Il volume Culture e libertà. Studi di storia in onore di Roberto Vivarelli, delle Edizioni della Normale, contiene 15 saggi tra letteratura e storia, di docenti e ricercatori della Normale e di altre Università e spaziano dalla Grecia antica alla civiltà occidentale contemporanea.