E’ ormai in fase di test l’ultima versione del software per testi greci, latini e copti prodotto dalla Scuola Normale: SNS Greek & Latin 6.0 per Macintosh unisce i vantaggi della versione per Windows ad altre efficaci nuove funzionalità, che vanno incontro alle richieste dei suoi molti utenti di tutto il mondo. Sarà in distribuzione a partire dall’autunno. Intanto la versione alpha dell’applicazione è stata presentata al pubblico il 29 maggio

di Anna Santoni

E’ormai in corso di betatest la nuova versione dell’applicazione SNS Greek & Latin per Macintosh, SNS Greek & Latin 6.0. L’applicazione permette l’uso di tre banche dati di testi greci e latini prodotte negli USA (TLG, Thesaurus Linguae Graecae, versione E prodotto e distribuito dall’Università della California, Irvine, e PHI 5 e PHI 7 prodotti e realizzati dal Packard Humanities Institute) e viene realizzata e distribuita presso il LILA, Laboratorio informatico per le Lingue Antiche (), diretto dal prof. Carmine Ampolo.

La versione alpha dell’applicazione è stata presentata al pubblico da Anna Santoni, lunedì 29 maggio presso la Scuola Normale Superiore, alla presenza del direttore del LILA, prof. Carmine Ampolo e dei suoi programmatori Antonella Russo e Davide Merlitti; erano presenti anche il prof. Glenn Most della Scuola Normale , la prof. Domitilla Campanile e il prof. Tommaso Del Vecchio dell’Università di Bologna.

Nata nel 1989 come rudimentale strumento di consultazione di alcuni testi del Thesaurus Linguae Graecae, ad uso interno, per i classicisti della Scuola, l’applicazione, con le sue numerose versioni si è diffusa prima in Italia e poi sempre di più anche in paesi europei ed extraeuropei, riuscendo ad imporsi su prodotti (per lo più statunitensi, ma anche europei) di più basso costo, ma anche di minor efficaci prestazioni. Essa conta ormai centinaia di utenti ufficiali, Università, Istituti di ricerca, Biblioteche; gli studiosi di antichità utilizzano SNS Greek & Latin nelle più importanti istituzioni accademiche: in Sorbona a Parigi come nei college di Oxford, Cambridge, ad Atene come a Tel Aviv, nelle Università americane di Harvard, Stanford, Berkeley, Columbia, nell’ Università di Toronto, Ottawa, a Santiago del Cile, come nelle Università di Tokio e Kyoto.

Come spiega Carmine Ampolo, direttore del LILA, l’applicazione deve il suo successo ad un costante miglioramento, anno dopo anno, delle sue caratteristiche (facilità d’uso, opzioni di lavoro molto flessibili). Molti dei miglioramenti introdotti si devono proprio al suggerimento degli utenti, le indicazioni dei quali lo staff del LILA ha sempre cercato di tenere presenti.

Anche SNS Greek & Latin 6.0 per MacOSX, che è nata come migrazione sotto Mac della versione per Windows (SNS Greek & Latin 1.1.2 per Windows attualmente in distribuzione) presenta come di consueto nei lavori del LILA ulteriori innovazioni e miglioramenti rispetto al modello di partenza, un’ applicazione che già aveva ricevutoun’ accoglienza di critica estremamente lusinghiera: “SNS-Greek & Latin is among the best commercial products for consulting Classical texts available for both Windows and Macs users. Acutally, I personally believe it is the best“(A. Afonasin, Byrn Mawr Classical Review 2005.04.41 e 2005.05.34).

Fra le nuove caratteristiche della versione per Mac OSX ricordiamo:

  • il supporto di font con codifica Unicode;
  • la possibilità di visualizzare i testi greci con tipi di sigma differenti, incluso il sigma lunato, a scelta dell’utente;
  • l’ampliamento a tre del numero delle sequenze che si possono cercare contemporaneamente, cosa che faciliterà le ricerche a carattere stilistico e quelle di identificazione di frammenti;
  • la possibilità di ricerca di sequenze in alfabeto latino nei testi greci e greco: un’opzione particolarmente utile nelle raccolte i frammenti e in tutti quei testi antichi che contengono parti nei due alfabeti.

Migliorata risulta infine anche la qualità intrinseca del software (un miglioramento invisibile all’utente, ma rilevante per il programmatore) sotto due punti di vista: la scelta di ricavare da un’unica base di sorgenti due applicazioni diverse, capaci di funzionare sotto Windows e sotto MacOSX, rende più facile la manutenzione del software; mentre la separazione netta dell’interfaccia utente dalla logica offre la possibilità di sviluppo di ulteriori applicazioni con diverse modalità di interazione con l’utente, ma che possono usare lo stesso motore (naturalmente su testi con la stessa codifica, il Betaform).

L’intera estate sarà dedicata al lavoro di test: a partire dall’autunno l’applicazione sarà distribuita al pubblico.

Per ulteriori informazioni si può contattare il LILA all’indirizzo alphamail@sns.it.