Sono stati pubblicati sul sito del Miur i risultati del bando PRIN 2015, che ha finanziato più di 300 progetti nazionali nei vari campi della ricerca di base (fino a 600.000 euro l’importo di ogni finanziamento).

Con otto coordinatori nazionali e cinque coordinatori locali la Scuola Normale Superiore dà ancora una volta prova della propria eccellenza scientifica, ma anche della ricchezza e complessità del proprio panorama culturale. Infatti le tematiche dei progetti finanziati spaziano dall’astrochimica (progetto coordinato da Vincenzo Barone, eletto direttore della Scuola Normale per il quadriennio 2016-2010) alla letteratura latina (Gianpiero Rosati), passando per la storia dell’arte (Flavio Fergonzi) e la matematica avanzata (Luigi Ambrosio, Andrea Malchiodi, Fulvio Ricci,Umberto Zannier). Anche la nuova sede di Firenze contribuisce al successo complessivo con il progetto riguardante le politiche nel campo dell’educazione (Giliberto Capano).

In un confronto con gli altri atenei italiani, a fronte di una probabilità di successo media inferiore all’8% (circa 300 progetti finanziati su oltre 4000 presentati), quella della Scuola si attesta sul 40% (8 progetti finanziati su 20 presentati con coordinatore nazionale).

Se si tiene conto della taglia della Scuola Normale, che tra professori e ricercatori non può vantare i numeri delle altre università, questo risultato sorprende: solo nelle scienze fisiche e matematiche, per esempio, la Scuola di Piazza dei Cavalieri ottiene 5 dei 95 progetti Prin riguardanti questi settori scientifici (circa il 5%).