La Domus Mazziniana rilancia le proprie attività grazie all’accordo con la Scuola Normale Superiore. L’antica casa pisana in cui soggiornò e morì il 10 marzo 1872 Giuseppe Mazzini, divenuta nel corso del Novecento prima monumento, poi Istituto storico nazionale ma da qualche tempo in difficoltà per mancanza di risorse economiche e di personale, si avvarrà della collaborazione della Scuola Normale per una nuova fase della propria vita. Il direttore Fabio Beltram, nominato commissario straordinario della Domus dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha presentato oggi il programma delle iniziative. Insieme a lui, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il Direttore Generale per le Biblioteche, gli Istituti culturali e il diritto d’autore del MIBAC Rossana Rummo, il sottosegretario Paolo Peluffo.

Grazie all’attiva partecipazione della Scuola, la Domus avrà la possibilità di riaprire i battenti dopo un periodo di chiusura e con una maggiore possibilità di consultazione delle opere della biblioteca e dell’archivio. La Scuola Normale per questo metterà a disposizione della Domus personale qualificato. In più sarà nominata una commissione scientifica con l’obiettivo di trovare nuove forme di promozione delle attività culturali e scientifiche della Domus. Nel frattempo, grazie all’intervento del Scuola, torna ad essere visibile e con una veste grafica rinnovata il sito web della Domus, consultabile all’indirizzo www.domusmazziniana.it.

“Il passo successivo – ha spiegato Fabio Beltram – sarà creare le condizioni che rendano possibile sostenere stabilmente la piena e regolare funzionalità della Domus”.

Composta da circa 40mila volumi, la Biblioteca della Domus Mazziniana è una delle più cospicue riguardanti il periodo risorgimentale e l’Italia liberale. I libri vanno dalla prima metà del Diciannovesimo secolo all’attuale storiografia sul Risorgimento. Presente anche una importante emeroteca, con oltre 3mila testate di periodici e la collezione completa del giornale Giovine Italia. La dotazione dell’Archivio della Domus riguarda documenti autografi mazziniani, tra cui circa mille lettere e uno spartito musicale, l’unico scritto dall’eroe risorgimentale. Oltre ai documenti di Mazzini, fanno parte dell’Archivio anche scritti di altri protagonisti del Risorgimento, come Giuseppe Dolfi, Arcangelo Ghisleri, Oliviero Zuccarini

Al centro delle attività della Domus anche il Centro Internazionale di Studi sulla Democrazia. Nato dalla collaborazione tra il mondo universitario e le amministrazioni locali e la società civile, il Centro si configura come luogo di ricerca, didattica e formazione sull’universo democrazia e sulle sue molteplici dimensioni. “Grazie alla Normale anche questo progetto potrà avere il respiro internazionale che merita”, ha specificato il sindaco Filippeschi.

L’accordo prevede la valorizzazione anche della parte monumentale della Domus, nell’ottobre 2011 inaugurata dal presidente Napolitano.

Pisa, 10 gennaio 2013