Hans Magnus Enzensberger sarà alla Normale di Pisa venerdì 9 maggio alle 17.00 nella Sala degli Stemmi nel Palazzo della Carovana in piazza dei Cavalieri. L’incontro con l’intellettuale tedesco rientra negli appuntamenti dei Venerdì del Direttore.

«Ormai ci sono talmente tanti premi letterari che scarseggiano i candidati» ha scherzato Enzesberger al momento della consegna del Premio letterario «scienza e letteratura» dell’Accademia nazionale delle bioteconologie – Merck Serono la scorsa estate. Difficile dargli torto, se i candidati dovessero essere tutti del suo calibro. Hans Magnus Enzensberger, poeta, filosofo, saggista, giornalista, inviato speciale, traduttore poliglotta, critico letterario e analista sociale tedesco è infatti uno dei maggiori intellettuali europei. Nato a Kaufbeuren l’11 novembre 1929, ha studiato letteratura e filosofia alle Università di Erlangen, Friburgo e Amburgo, ha poi conseguito nel 1955 il dottorato di ricerca in filosofia alla Università parigina della Sorbona, grazie ad una tesi sulla poesia di Clemens Brentano. Fino al 1957 ha lavorato come scrittore di testi radiofonici a Stoccarda, prima di diventare scrittore a tutti gli effetti e di tutti i generi. Oggi i suoi libri sono tradotti in più di 40 lingue diverse. In Italia ha riscosso particolare successo il volume Il mago dei numeri, scritto nel 1997 per spiegare la matematica ai bambini. Nel 2004 pubblica Gli elisir della scienza una raccolta di saggi, poesie e interventi che testimoniano la passione dell’autore per le questioni scientifiche e i loro protagonisti. Fra i suoi titoli più recenti si ricordano anche: Storie raccapriccianti di bambini prodigio, pubblicato da Einaudi nel 2007 con la pseudonimo di Linda Quilt, nel quale racconta la storia di sette bambini le cui vite sono prodigiose; Che noia la poesia. Pronto soccorso per lettori stressati, pubblicato da Einaudi nel 2006, nel quale fornisce indicazioni pratiche su come accostarsi allo scrivere poesie; Il perdente radicale, pubblicato da Einaudi nel 2006, nel quale disegna la figura del perdente radicale di ogni tempo, incarnata in passato dal combattente nazista e oggi dal terrorista islamico.

La sua ultima pubblicazione è il volumetto Nel labirinto dell’intelligenza edito da Einaudi nel 2008. Oggetto del testo, e di alcuni articoli pubblicati recentemente anche sulla stampa italiana, è l’ossessione tutta occidentale di misurare l’intelligenza. Nel Labirinto Enzensberger cita e smaschera tutti i tentativi umani di trovare uno strumento empirico o statistico per quantificare o almeno intercettare la luce dell’intelletto e solleva, fra gli altri, il problema del controllo ultimo sul controllore, visto che l’osservatore deve usare la sua intelligenza per misurare quella dei suoi simili.

Oltre ad essere scrittore e poeta, spesso ironico e sarcastico per denunciare le verità più urgenti della società, il grande amore per la parola di Enzensberger lo ha portato a diventare anche editore. In questa veste dal 1965 al 1975 si è occupato della pubblicazione della rivista Kursbuch e dal 1985 pubblica a Francoforte la prestigiosa collana di libri Die andere Bibliothek, che attualmente conta circa 250 titoli. È inoltre fondatore del mensile TransAtlantik.

Fra i numerosi riconoscimenti per la sua attività, si ricordano: nel 1963 il Georg-Büchner-Preis, nel 1967 il premio culturale della città di Norimberga, nel 1985 Heinrich-Böll-Preis, nel 1993 il premio per la pace intitolato a Erich-Maria-Remarque, nel 1998 Heinrich-Heine-Preis e nel 2002 il premio Principe di Asturias per le Comunicazioni e le Scienze Umane.

Alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ospite dei Venerdì del Direttore, l’incontro con l’intellettuale tedesco sarà l’occasione per spaziare i campi del sapere letterario, per scoprire che non c’è contrasto fra discipline umanistiche e scientifiche, per riflettere sullo stato del presente della nostra società.

(serena wiedenstritt)