La prof.ssa Giulia Ammannati della Scuola Normale sarà domani, 23 ottobre, a Pompei, invitata dal direttore generale del Parco Archeologico, Massimo Osanna, a una verifica diretta dell’epigrafe rinvenuta sul muro della Casa con Giardino, nel corso degli scavi nell’area della Regio V.

L’epigrafe ha suscitato grande interesse perché potrebbe spostare dal 24 agosto al 24 ottobre del 79 DC la data dell’eruzione che seppellì la cittadina romana nei pressi di Napoli. La ricercatrice e docente di Paleografia della Scuola Normale, alla quale si deve, per esempio, il recupero delle iscrizioni della Cappella degli Scrovegni a Padova, ha suggerito che la scritta su cui tutti concordano, e cioè «XVI (ante) K (alendas) Nov (embres) » debba essere integrata con il seguente testo, di cui si intravede una parte: «In Olearia Proma Sumserunt ». La traduzione dell’intera epigrafe sarebbe dunque: «il 17 ottobre hanno preso nella dispensa olearia».

In precedenza l’epigrafista Antonio Varone e lo stesso Massimo Osanna avevano ipotizzato invece la seguente trascrizione: « XVI (ante) K (alendas) Nov (embres) indulsit pro masumis esurit». Ovvero «il diciassette ottobre indulse al cibo in modo smodato». Si tratta quindi di due letture ben diverse: secondo il significato proposto da Ammannati la frase sarebbe una sorta di annotazione di servizio, indicando un ambiente della domus adibito alla conservazione di cibo.

Il direttore generale Massimo Osanna ha intanto accettato come valida l’ipotesi di Ammannati, dandone comunicazione sulla pagina web del sito archeologico e dichiarando che sarà necessario scavare e trovare la “cella olearia”. Si potrà sapere qualcosa di più sul testo dell’iscrizione dagli esami spettrografici della scritta, realizzata con carboncino, che potrebbero portare alla luce parte del testo mancante.

Pisa, 22 ottobre 2018