Principal investigator è Francesca Di Turo, assegnista di ricerca alla Scuola Normale Superiore. Una tecnologia usata in ambito biofisico e biomedico sarà applicata alla conservazione dei colori nell’arte.

 

PISA, 12 settembre 2025. Il progetto Shades per la conservazione dei colori delle opere d’arte di Francesca Di Turo della Scuola Normale Superiore è tra i vincitori dell’ultima tornata degli ERC Starting Grant, i finanziamenti europei alla ricerca altamente innovativa proposta da giovani dottorandi.

La sfida di Shades è contrastare il fotodegrado dei colori nell’arte, un processo complesso ancora oggi difficile da prevedere, attraverso l’utilizzo di una tecnologia all’avanguardia, la Fluorescence Lifetime Imaging Microscopy (FLIM), normalmente usata in campo biofisico e biomedico. Questa tecnologia verrà  applicata in modo del tutto innovativo alla conservazione dei beni culturali, per rilevare e predire l’alterazione cromatica delle opere prima che questa diventi visibile ad occhio nudo.

Shades apre quindi una nuova prospettiva, offrendo a conservatori e restauratori la possibilità di intervenire in modo tempestivo prima che il processo di fotodegrado diventi irreversibile, anticipando e comprendendo i cambiamenti invisibili che avvengono nel corso del tempo.

Francesca Di Turo, assegnista di Fisica per le scienze della vita, l'ambiente e i beni culturali della Classe di Scienze, ha conseguito il Dottorato in Ambiente e Beni Culturali presso l’Università La Sapienza di Roma, e ha svolto un’esperienza di ricerca presso l’Istituto Italiano di Tecnologia, per poi approdare nel 2020 a Pisa, alla Scuola Normale Superiore, in cui si è dedicata alla diagnostica per i beni culturali, sviluppando nuove metodologie ottiche e molecolari per lo studio non invasivo dei materiali artistici. È autrice di oltre 25 pubblicazioni scientifiche nel campo della conservation science.

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