Una mostra a cura di Gianfranco Adornato si inaugura oggi fino al 31 agosto. 70 opere saranno esposte a testimonianza dell'influsso che l'autore della Naturalis Historia ha avuto sulla cultura occidentale. Hanno contribuito al catalogo professori e allievi della Scuola Normale.

 

PISA, 3 maggio 2024. Per il bimillenario della nascita, la città di Como (in cui nacque tra il 23 e il 24 D.C.) celebra Plinio il Vecchio con una mostra curata da Gianfranco Adornato, professore di archeologia classica della Scuola Normale, dal titolo “Il catalogo del mondo: Plinio il Vecchio e la Storia della Natura”.

Allestita nell’ex Chiesa di San Pietro in Atrio e nel Palazzo del Broletto e visitabile da oggi 3 maggio fino al 31 agosto, la mostra espone oltre 70 opere provenienti dalle maggiori istituzioni museali italiane, a cui si aggiungono le creazioni di artisti contemporanei. Nella sua Naturalis Historia (costituita da 37 libri), Plinio il Vecchio illustra, tra le varie informazioni, una embrionale “storia dell’Arte” e in pieno Illuminismo è considerato il primo autore di una ‘enciclopedia’, giunta per intero fino a noi, e uno dei padri fondatori del pensiero occidentale. L’influsso che ha saputo esercitare in epoca medioevale e rinascimentale è tanto sostanziale quanto la sua eredità culturale, che è stata e continua ad essere indispensabile per numerose indagini archeologiche e storiografiche. Di questi lasciti pliniani in età antica, medievale e moderna parla il percorso espositivo, che alterna opere classiche - come la Statua di efebo nudo (tipo Westmacott) conservata a Castel Gandolfo e concessa dai Musei Vaticani e il Doriforo, in prestito dalle Gallerie degli Uffizi -  ad altre di artisti contemporanei internazionali del calibro di Luigi Spina, Fabio Viale, Andy Warhol, Giulio Paolini e Cy Twombly, ispirate all’opera e alla storia di Plinio.
 

La mostra è stata promossa dalla Fondazione Alessandro Volta, con il coordinamento del Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei duemila anni dalla nascita di Plinio il Vecchio, di cui fanno parte i professori emeriti Gian Biagio Conte (presidente onorario del comitato) e Gianpiero Rosati, che hanno contribuito al catalogo insieme ad allievi ed allieve della Scuola Normale.

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