L’Associazione Italiana per la promozione della Scienza Aperta il 7 e 8 novembre organizza a Pisa il congresso “Il valore della ricerca: scienza aperta fra pubblicità e pubblicazione” insieme alla Scuola Normale Superiore, facendo il punto sull’attuazione in Italia del Programma Nazionale per la Scienza Aperta.

 

PISA, 04 novembre 2024. Un’editoria commerciale sempre più concentrata nelle mani di pochi può conciliarsi con i valori della scienza aperta? Si discuterà di questo nel congresso che AISA, Associazione Italiana per la promozione della Scienza Aperta, organizza a Pisa dal 7 all’8 novembre insieme alla Scuola Normale Superiore. Si tratta del IX congresso di questa associazione che riunisce istituzioni di ricerca, editori e studiosi di varie discipline per promuovere i valori della scienza aperta. L’open science, ovvero la condivisione tempestiva dell’intero processo di ricerca e dei risultati ottenuti, è al centro della politica europea della ricerca per facilitare il progresso della conoscenza scientifica e accrescerne l’impatto nella società. Su impulso della Commissione europea, è infatti in costruzione la European Open Science Cloud (EOSC), il sistema di infrastrutture nazionali e disciplinari pensato per creare un’unica rete europea di dati della ricerca. A livello nazionale, con un decreto legge del 2022, il MUR ha adottato il Programma Nazionale per la Scienza Aperta (PNSA) 2021-2027, come base per la piena attuazione della scienza aperta in Italia.

 Eppure, a fronte di questi chiari indirizzi, “il mercato della comunicazione scientifica attuale vede, in alcune importanti aree scientifiche, pratiche oligopolistiche che pregiudicano la scienza aperta” – si legge nel Programma Nazionale per la Scienza Aperta – “Gli autori e i revisori non vengono retribuiti, e, con la cessione gratuita dei diritti patrimoniali d’autore, i gruppi editoriali acquisiscono un controllo totale e duraturo delle pubblicazioni. L’oligopolio determina anche una politica incontrollata di aumento dei prezzi di pubblicazione”.

 Nella sede della Normale, in Piazza dei Cavalieri, esperti nazionali e internazionali analizzeranno queste problematiche e lo stato attuale di attuazione del PNSA a partire dalla prima giornata con un’introduzione del professor Giuseppe Longo, direttore di Ricerca Emerito al CNRS, Centro Interdisciplinare Cavaillès, École Normale Supérieure di Parigi, che illustrerà il campo di battaglia della biologia dell’organismo, esposto – a causa di forti interessi economici e pubblicitari – al rischio di spostare la ricerca dall’interesse scientifico a quello meramente tecnico.

Oltre a Longo interverranno Melinda Baldwin (University of Maryland), Stefano Bianco (INFN), Denis Bourguet (INRAE), Guillaume Cabanac (Université Toulouse 3), Dimitri D’Andrea (Università di Firenze), Anne-Catherine Fritzinger (Sorbonne Université), Paola Galimberti (Università di Milano), Thomas Guillemaud (INRAE), Gilles Hubert (Université Toulouse 3), Andrea Romanino (SISSA) e Caterina Sganga (SSSA).

 La Scuola Normale Superiore è socia di AISA dal 2022 e condivide con l’associazione l’obiettivo di sviluppare e diffondere culturalmente la scienza aperta.

 L’ingresso è libero, su iscrizione (LINK).