Pisa ricorda Tristano Bolelli, glottologo, vicedirettore della Scuola Normale Superiore negli anni Cinquanta e professore emerito dell’Università di Pisa, scomparso nel 2001. Lo farà con l’intitolazione di una piazza tra via Dini e via Consoli del Mare, nel centro storico della città. La cerimonia di inaugurazione della piazza, alle ore 12 di sabato, è promossa dal Comune di Pisa. In prima mattinata, alle ore 10, alla Scuola Normale si svolgerà il convegno “Pisa ricorda Tristano Bolelli”, promosso da Scuola Normale, Comune, Rotary Club di Pisa in collaborazione con l’Università di Pisa e l’Accademia Nazionale dei Lincei.

La giornata si aprirà alle ore 10 nella Sala Azzurra della Scuola Normale con i saluti di Fabio Beltram, direttore della Scuola Normale, Massimo Augello, rettore dell’Università di Pisa, Antonio Pieretti, presidente della Fondazione Premio Galilei, e Franco Angotti, governatore del Distretto Rotary 2070. Seguiranno gli interventi di Marco Mancini, presidente della C.R.U.I., che traccerà la figura di «Tristano Bolelli linguista», Romano Lazzeroni, Accademico dei Lincei, con il ritratto di «Tristano Bolelli Linceo» e Saverio Sani, presidente del Rotary Club Pisa, che parlerà di «Tristano Bolelli Rotariano». Dopo le conclusioni di Paolo Ghezzi, vice sindaco di Pisa, alle ore 12 si terrà la cerimonia d’intitolazione della “Piazzetta Tristano Bolelli” (da via Consoli del Mare a piazzetta Vallerini). Seguirà un aperitivo nel cortile della Scuola Normale.
Tristano Bolelli nasce a Bologna nel 1913. Dopo aver insegnato Glottologia a Roma (1942) si trasferì all’Università di Pisa dove svolse tutta la sua carriera accademica. Fu direttore dell’Istituto di Glottologia dal 1948, quando successe al suo maestro Clemente Merlo, fino al 1983, anno in cui l’Istituto confluì nel dipartimento di Linguistica, che ha portato il suo nome dal 2001 fino allo scorso settembre, quando è entrato in vigore il nuovo assetto dell’Università. Normalista, è stato vicedirettore della Scuola Normale Superiore e direttore degli “Annali della Classe di Lettere e Filosofia”, oltre che delle riviste “L’Italia dialettale” e “Studi e saggi linguistici”. Fu insignito della Medaglia d’oro dei benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte, dell’Ordine del Cherubino, della Medaglia del Presidente della Repubblica nell’ambito del Premio Pisa e del Campano d’oro. È stato inoltre Socio nazionale dell’Accademia dei Lincei e Membro dell’Institut de France. Fondò nel 1962 il Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Italiani di cui fu presidente a vita.