I Presidi della Classe di Lettere, della Classe di Scienze e del Dipartimento di Scienze Politico-Sociali della Scuola Normale Superiore, così come i rappresentanti dei DocentiRicercatori e Assegnisti, Allievi, e Personale Tecnico-Amministrativo eletti nel Senato Accademico hanno in questi giorni ricevuto mandato, con maggioranze schiaccianti nei rispettivi corpi elettorali, di esprimersi a favore della mozione di sfiducia al Direttore che doveva essere votata oggi in Senato Accademico.
Tutte le componenti hanno voluto così esprimere il disagio crescente per le scelte strategiche importanti fatte dalla Direzione nell’esercizio del mandato che non sono state adeguatamente condivise nelle forme e nei contenuti, così violando una lunga tradizione di democrazia e partecipazione. Già a Dicembre 2018, l’Assemblea degli Allievi  ha deliberato di presentare al Senato, tramite i suoi rappresentanti, una mozione  di sfiducia al Direttore; l’Assemblea dei Ricercatori e Assegnisti e quella del Personale Tecnico-Amministrativo avevano approvato dichiarazioni critiche rispetto all’operato della direzione  e  l’85% dei docenti della Scuola ha sottoscritto appelli al  Direttore a rassegnare le proprie dimissioni dalla carica nei tempi più rapidi possibili, con l’obiettivo di ristabilire quell’equilibrio e quel senso di appartenenza a una comunità che da sempre è il segno distintivo della Normale.
Queste richieste sono rimaste senza risposta e si è giunti alla prevista odierna riunione del Senato Accademico che avrebbe dovuto votare la mozione di sfiducia al Direttore. 

Il Senato Accademico pertanto:

  • Prende atto che il Direttore ha ritenuto opportuno evitare, vista la netta presa di posizione di tutte le componenti della Scuola, un’ultima inutile prova di forza rassegnando le sue dimissioni.
  • Deplora la tendenziosa e strumentale campagna mediatica orientata a interferire con la fisiologica dialettica interna della Scuola.
  • Condanna l’ingerenza politica nelle scelte interne della Scuola, ribadendo il ruolo primario dell’autonomia universitaria.
  • Confida che con questo atto la SNS possa chiudere una pagina travagliata e senza precedenti nella sua storia, augurandosi al contempo che ciò rappresenti un primo necessario passaggio per recuperare armonia, condivisione e serenità necessarie alla vita e sviluppo della Scuola.

Il Senato Accademico della Scuola Normale Superiore

Pisa, 9 gennaio 2019