Prosegue il ciclo di incontri divulgativi sulla scienza, Virtual Immersions in Science, della Scuola Normale. Dopo la conferenza inaugurale avente come tema la Fisica delle Particelle, il prossimo mercoledì 9 aprile alle ore 18, in Sala Azzurra, sarà la volta della Cosmologia. Adriano Fontana, dell’Osservatorio astronomico di Roma, parlerà della scoperta più importante che ha riguardato la propria carriera di ricercatore, ovvero “La galassia più distante mai osservata” (questo il titolo della conferenza).

Una delle scoperte più importanti della scienza moderna è stata infatti quella di dimostrare che l’Universo ha una storia, e che tutte le strutture che contiene, quali stelle e galassie, sono cambiate nel tempo. Per studiare questi fenomeni gli astronomi utilizzano i grandi telescopi come macchine del tempo, per guardare indietro all’Universo primordiale e osservare alcune delle galassie più distanti mai scoperte.

E’ così che lo scorso anno un team di ricercatori guidati da Steven Finkelstein, dell’Università del Texas ad Austin con la partecipazione di Adriano Fontana, sono riusciti a identificare prima e a confermare poi in modo inequivocabile una galassia, la z8_GND_5296, come quella più vicina al Big Bang mai scoperta (formatisi “appena” 700 milioni di anni dopo il Big Bang, quando l’universo aveva solo il 5% dell’età attuale).

Gli scienziati hanno sfruttato le più profonde osservazioni del telescopio spaziale della Nasa Hubble in combinazione ai dati raccolti dallo spettrografo Mosfire installato al Keck I, uno dei due giganteschi telescopi gemelli da 10 metri di diametro installati sulle isole Hawaii