In scena, al Teatro Verdi di Pisa, artisti internazionali come i pianisti Sokolov, Carcano e Arciuli; ensemble di giovani promesse come la
European Baroque Orchestra – che aprirà la stagione il 18 ottobre al Teatro Verdi di Pisa, diretta da Enrico Onofri – e la Kremerata Baltica. In programma anche incursioni
in culture musicali come quella dei nativi d’America.

Sarà la European Union Baroque Orchestra con l’esecuzione di alcuni dei brani più significativi della musica barocca ad inaugurare la 45esima stagione concertistica della Scuola Normale Superiore il prossimo 18 ottobre, anniversario di fondazione della Normale e inizio dell’anno accademico. L’intero cartellone è stato presentato ieri dal maestro Carlo de Incontrera, direttore artistico de “I concerti della Normale”. Diciotto appuntamenti in tutto che esploreranno le pagine classiche della musica europea – Bach, Mozart, Beethoven, Ravel, Rachmaninov, per citare alcuni esempi -, ma anche momenti di grande suggestione come un concerto dedicato ai compositori nativi americani; i tradizionali seminari musicali affidati al pianista newyorkese Jeffrey Swann; la messa in scena di capolavori teatrali come L’opera da tre soldi Kurt Weill su testo di Bertolt Brecht.

Un cartellone eterogeno, pieno di “curiosità” – ha spiegato de Incontrera -, allestito grazie alla collaborazione delle istituzioni, come hanno ricordato il direttore della Normale Fabio Beltram, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa – che ha finanziato gran parte del progetto –, Cosimo Bracci Torsi; il presidente della Fondazione Teatro di Pisa, Sergio Cortopassi; l’assessore alla cultura del Comune di Pisa, Silvia Panichi.

Molti gli ensemble di respiro internazionale previsti in cartellone, come l’orchestra da camera creata per l’occasione da Francesco Pasqualetti in collaborazione con alcuni strumentisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che metterà in scena a dicembre il contrasto biografico tra Mozart, Antonio Salieri, il papà Leopold e il Cavaliere di Saint-Georges. In febbraio e marzo altre due orchestre da camera, la Kremerata Baltica con Gidon Kremer, che prevede uno scontro Bach-Piazzolla, e il Gruppo di Basilea con il pianista Dejan Lazic, per un faccia a faccia tra Mozart e Britten. Due sono i recital pianistici tra novembre e dicembre: il russo Grigory Sokolov e il torinese Gabriele Carcano. A gennaio Katia e Marielle Labèque proporranno un’ampia pagina dedica ad Isaac Albéniz, una parentesi dai Nocturnes di Debussy, e il Boléro di Ravel nella versione originale. Sempre a gennaio ci trasferiamo dalla Spagna all’America di Charles Ives, dei suoi meravigliosi songs e della Concord Sonata. Interpreti d’eccezione il baritono Stephan Genz e il pianista Emanuele Arciuli, in cattedra anche per una lezione sui “Compositori nativi americani”. E dall’America alla Russia di Rachmaninov e Sostakovic, con il duo stellare formato da Mischa Maisky e da sua figlia Lily, protagonisti a fine marzo. Praghese e pluripremiato è il Quartetto Bennewitz (fine febbraio) impegnato in un programma che parte da Haydn e arriva all’op. 135 di Beethoven, passando per Janáček e Shnittke.

Tema delle lezioni di Jeffrey Swann, ad aprile, è “Il Tempo in musica”, quello che si organizza sulla base della memoria e dell’esperienza, e quello aperto, che rimane sospeso nell’infinito, nel silenzio.

Francesco Filidei, dopo il successo dello scorso anno di “NN. Sulla morte dell’anarchico Serantini”, torna a Pisa stavolta nelle vesti di organista: a maggio sarà interprete in cattedrale di Bach, Liszt e Xenakis. Chiude la stagione il tradizionale concerto del Coro Galilei diretto da Francesco Rizzi. A questi appuntamenti si sommano tre concerti dell’Orchestra della Toscana (direttori e solisti: Daniel Giorgi, Ray Chen, Alexander Lonquich, Olli Mustonen) e, come detto, L’Opera da tre soldi di Kurt Weill su testo di Bertolt Brecht, progetto LTL Opera Studio.