Pisa, 20 aprile 2019. I Concerti della Normale tornano martedì 23 aprile alle ore 21 al Teatro Verdi di Pisa con il pianista Alexander Lonquich. Vincitore nel 2016 del premio Abbiati come miglior solista, Lonquich si esibirà in un ampio repertorio di musica per pianoforte, pensato per esaltarne le doti tecniche e interpretative: da Igor Stravinskij a Sergej Rachmaninov, da Leoš Janáček a Stefan Wolp.

Il programma si intitola “Affinità elettive”, un caleidoscopio di brani e musicisti tra i più disparati, che copre oltre due secoli di storia, fatto di rimandi, associazioni, legami spirituali.

Beethoven, Tchaikovsky, Max Reger, Schumann, Grieg e molti altri sono gli snodi di questo viaggio, che vede presente persino il componimento di un filosofo, Theodor Adorno. Ma questo tipo di ascolto così variegato e all’apparenza superficiale è anche il modo che ormai oggi prevale nella fruizione della cultura, e della musica classica.

La frammentarietà e instabilità percettiva è necessariamente un male? Nel concerto al Verdi di Pisa, Lonquich proverà a dimostrare che un tipo di ascolto più volatile può servire a “tenere vigile la nostra mente nella consapevolezza che tutti questi tasselli fanno parte di una rete fantasmatica che nutre la continua personale rielaborazione della comune memoria musicale storica” (note di sala).

Alexander Lonquich è nato a Trier, in Germania. Nel 1977 ha vinto il Primo Premio al Concorso Casagrande dedicato a Schubert. Da allora ha tenuto concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei. La sua attività lo vede impegnato con direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Marc Minkowski.