La Breakthrough Prize Foundation ha assegnato 3 milioni di dollari ai 4 esperimenti LHC del CERN di Ginevra per le innumerevoli scoperte e ricerche effettuate durante gli ultimi anni nelle fisica delle interazioni fondamentali.
PISA, 08 aprile 2025. Tra i 13.508 fisici di oltre 70 paesi vincitori del Breakthrough Prize 2025 in Fundamental Physics, premio che è stato assegnato sabato scorso a Los Angeles dalla Breakthrough Prize Foundation, alcuni hanno fatto o fanno parte della Scuola Normale come studenti, ricercatori o docenti, ricoprendo spesso ruoli chiave negli esperimenti premiati. Si tratta di circa 30 scienziati, che hanno partecipato a due dei quattro esperimenti del Large Hadron Collider (LHC), il più grande e potente acceleratore di particelle mai costruito, attualmente in funzione al laboratorio CERN di Ginevra: l’esperimento CMS e LHCb (gli altri due esperimenti premiati sono ATLAS e ALICE).
I quattro esperimenti hanno contribuito in maniera fondamentale ad accrescere la comprensione delle leggi della fisica che governano l’infinitamente piccolo: le interazioni ‘forti’ e ‘deboli’ tra i costituenti elementari della materia conosciuta. Tra le motivazioni del premio la Breakthrough Prize Foundation menziona lo studio delle proprietà del Bosone di Higgs, osservato per la prima volta nel 2012 sempre agli esperimenti LHC, la scoperta di innumerevoli particelle mai osservate prima, e lo studio ad alta precisione delle minuscole differenze tra materia e antimateria.
Grazie a una stretta e storica partnership con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la Scuola Normale è stata da sempre parte attiva delle ricerche al CERN, partecipando a contribuendo in maniera significativa a tutte le fasi degli esperimenti: dalla costruzione e assemblaggio dei grandi rivelatori alla raccolta e all’analisi dei dati, dal coordinamento dei gruppi di ricerca fino alla gestione scientifica degli esperimenti e del Laboratorio. Per esempio il professor Lorenzo Foà, scomparso nel 2014, fu a lungo direttore della Ricerca del maxi Laboratorio di Ginevra, ed è stato uno dei membri fondatori dell’esperimento CMS (Compact Muon Solenoid).
La Scuola Normale è una delle istituzioni storiche coinvolte nell’esperimento CMS, il cui scopo è compiere ricerche su una vasta gamma di fenomeni fisici, tra cui, appunto, la scoperta e lo studio delle proprietà del bosone di Higgs, lo studio delle proprietà del top quark e dei bosoni W e Z, la ricerca delle “dimensioni extra” e di nuove particelle di materia oscura. Nel periodo coperto dal premio i ricercatori coinvolti sono stati guidati dal professor Luigi Rolandi, andato in pensione nel 2024, che insieme al professor Franco Ligabue e a moltissimi altri protagonisti sono elencati tra le fila della Collaborazione CMS (Elenco completo vincitori).
Tra gli obiettivi dell’altro esperimento in cui la Scuola Normale è coinvolta, il Large Hadron Collider beauty (LHCb) experiment, c’è lo studio ad alta precisione di alcuni degli aspetti più peculiari e intriganti delle leggi fondamentali della Natura, con cui si cerca di spiegare il perché siamo fatti di materia e non di antimateria. Scandagliando gli angoli più remoti dell’Universo conosciuto con i potenti telescopi si trovano solo rarissime tracce di antimateria, una cosa veramente sorprendente se si pensa che dopo il Big Bang, la materia a l’antimateria dovevano essere presente in egual misura. Questo campo di ricerca, dove si studiano le interazioni deboli dei quark dotati di “beauty” e “charm”, è stato introdotto alla Scuola Normale dal professor Michael J. Morello a partire dal suo arrivo nel 2011 alla Normale come ricercatore, e in seguito tanti sono stati i ricercatori coinvolti, che sotto la sua guida hanno giocato un ruolo di primo piano nella Collaborazione LHCb (Elenco completo vincitori).
Il Breakthrough Prize 2025 in Fundamental Physics, che consiste in 3 milioni di dollari e che è stato ritirato dai vari portavoce delle collaborazioni, sarà utilizzato per offrire borse di studio a studenti di dottorato delle istituzioni attive presso il CERN.