La componente studentesca della Scuola Normale Superiore ha condiviso una lettera aperta alla comunità della Scuola che ha ricevuto finora circa 300 adesioni. Si può firmare la lettera a questo LINK.


PISA, 23 febbraio 2023. Come membri della comunità della Scuola Normale Superiore, siamo sconcertati dagli avvenimenti di questa mattina: la manifestazione per il cessate il fuoco in Palestina, fatta di studenti e studentesse, è stata brutalmente caricata dalla polizia per evitare il passaggio in Piazza dei Cavalieri. Numerose persone delle università e dei licei pisani sono state ferite e costrette a raggiungere le ambulanze in autonomia.
La repressione violenta e spropositata di una manifestazione pacifica che cercava di raggiungere un luogo pubblico e centrale nella città di Pisa, peraltro la piazza su cui affaccia la nostra Scuola, ci indigna profondamente e ci preoccupa. La violenza di polizia a cui abbiamo assistito è incompatibile con i principi di uno stato democratico e lede profondamente, con atteggiamento intimidatorio, la libertà di manifestazione.
Ci accodiamo alle tante voci di sconcerto emerse da realtà pisane, tra cui professori e professoresse del Liceo Russoli, che hanno assistito impotenti a quanto stava avvenendo a due passi dalla sede della nostra Scuola, e a quella dei Rettori delle tre Università Pisane (Università di Pisa, Scuola Normale e Scuola Sant'Anna).  
Chiediamo che le autorità coinvolte rispondano di quanto avvenuto e della gestione dell’ordine pubblico in città e che episodi simili non accadano più.
Ribadiamo infine quanto approvato nel Senato Accademico del 28 novembre: la Scuola Normale auspica il cessate il fuoco immediato e esprime la solidarietà a tutte le vittime civili del conflitto e ai loro familiari.

ENGLISH VERSION

As members of the Scuola Normale Superiore community, we are shocked by this morning's events: the demonstration for the ceasefire in Palestine, made up of students, was brutally charged by the police to avoid passing through Piazza dei Cavalieri. Numerous people from Universities and high schools of Pisa were injured and forced to reach ambulances independently.
The violent and disproportionate repression of a peaceful demonstration that was trying to reach a public and central place in the city of Pisa, the square on which Scuola Normale overlooks, deeply outrages and worries us. The police violence we have witnessed is incompatible with the principles of a democratic state and profoundly undermines, with an intimidating attitude, the freedom of demonstration.
We join the many voices of dismay that have emerged from Pisa, including professors from the Russoli High School, who helplessly witnessed what was happening in front of the headquarters of our istitutions, and the Rectors of the three Universities of Pisa (Università di Pisa, Scuola Normale, and Scuola Sant'Anna)
We ask that the authorities involved be held accountable for what happened and for the management of public order in the city and that similar incidents never happen again.
Finally, we reiterate what was approved in the Academic Senate on 28 November: the Scuola Normale hopes for an immediate ceasefire and expresses solidarity with all the civilian victims of the conflict and their families.