Si è concluso il percorso annuale della Scuola di Teatro Don Bosco, che per la prima volta ha visto la partecipazione sperimentale degli allievi e delle allieve della Scuola Normale. Dopo la rappresentazione de La Tempesta di Shakespeare – spettacolo che ha visto insieme sulla scena gli allievi detenuti e gli studenti della Normale  – il palcoscenico della Casa Circondariale ha ospitato anche due spettacoli della compagnia “I Sacchi di Sabbia”, che grazie al contributo di Fondazione Pisa e Regione Toscana, da anni cura questo progetto.

La due giorni, è stata inaugurata il 22 maggio con “Andromaca” da Euripide, rivisitazione della tragedia greca in chiave ironica. A seguire, il 28 maggio al Don Bosco è andata in scena “I Dialoghi Degli Dei”, dall’opera di Luciano di Samosata, gustosa carrellata di vizi e virtù degli abitanti dell’Olimpo in chiave contemporanea.

Chiudere con due classici, rappresentati da professionisti, chiosa perfettamente il percorso annuale della Scuola, che ha visto una quarantina di allievi detenuti elaborare, coadiuvati dai normalisti, due testi antichi di grande importanza: “Gli Uccelli” di Aristofane e “La Tempesta” di Shakespeare.  

Secondo Francesca Censi, coordinatrice del progetto, attrice e animatrice storica, con Paolo Pierazzini della Compagnia del Lux: “La scuola è prima di tutto un luogo di confronto umano e culturale dove le allieve e gli allievi possono fare esperienza di socialità e comunicazione attraverso il linguaggio del teatro, della letteratura e della poesia”.

Per Gabriele Carli de “I Sacchi di Sabbia”: “ Il progetto ha dato buoni risultati sia dal punto di vista della partecipazione, con quaranta allievi l’anno, tra detenuti e detenute, sia dal punto di vista rieducativo. E’ stato infatti rilevato, dall'Area Pedagogica dell'Istituto, che attraverso la pratica teatrale e il confronto con il gruppo, i detenuti  -in particolare quelli con problemi di tossicodipendenza- sono riusciti a far emergere capacità e competenze mai utilizzate prima”.

Ogni ciclo di lavoro, ha previsto una performance finale dei detenuti  aperta a un pubblico composto dal resto della popolazione carceraria dell'Istituto. Censi e Carli sono stati coadiuvati da Carla Buscemi, giovane allieva della Compagnia.