Nel centenario della nascita del grande filologo e critico Gianfranco Contini (Domodossola 1912-1990), la Fondazione Ezio Franceschini, che conserva a Firenze le carte e i libri dello studioso, in collaborazione con la Scuola Normale e il Gabinetto Vieusseux, organizzano una serie di manifestazioni per approfondire l’opera e l’eredità di una delle figure intellettuali più complesse e autorevoli del Novecento. Il Convegno internazionale si terrà martedì 11 dicembre (ore 10 e ore 15) a Pisa, nella Sala Azzurra della Scuola Normale Superiore; proseguirà mercoledì 12 (ore 9.30 e ore 15) a Firenze presso l’Altana di Palazzo Strozzi e terminerà giovedì 13 dicembre (ore 9.30) nella Sala Ferri di Palazzo Strozzi.

Le sessioni del Convegno sono articolate in modo da affrontare diversi punti di vista (Il giovane Contini, Contini e la cultura del Novecento, Attualità di Contini, Dialoghi di Contini) che mirano ad approfondire alcuni importanti aspetti della personalità e del lavoro di Contini.

Filologo e critico letterario, Gianfranco Contini è stato tra i più influenti intellettuali del Novecento, docente della Scuola Normale a partire dagli anni Settanta fino al 1986. Ha sempre affiancato alle ricerche del romanista una curiosità vivissima per la letteratura moderna e contemporanea, trasferendo anche in questo ambito di studi un non comune rigore metodologico e un’attenzione privilegiata per i fatti linguistici e stilistici. Proprio come critico letterario Contini è riuscito a definire più compiutamente la propria personalità intellettuale, legando il suo nome alle interpretazioni più penetranti dei maggiori scrittori italiani, da Dante e Petrarca, a Manzoni e Leopardi, da De Sanctis a Pascoli, fino a Gadda e a Montale.

La partecipazione di molti studiosi, per lo più non allievi di Contini, e appartenenti a diverse generazioni, comprese quelle che non hanno conosciuto direttamente il grande maestro, intende conseguire un duplice obiettivo: ricostruire il retroterra culturale di Contini e per altro verso l’impatto rivoluzionario della sua egemonia nel panorama letterario del Novecento, e insieme valutare – al di là di posizioni pregiudizialmente favorevoli o contrarie – la sua effettiva eredità culturale nell’attualità degli studi contemporanei.

Ancora il 13 dicembre, alle ore 12, presso l’Archivio Contemporaneo ‘A. Bonsanti’ di Firenze, sarà inaugurata la mostra “Scartafacci di Contini”, a cura di Claudia Borgia e Franco Zabagli, dove sono riuniti numerosi importanti documenti che provengono in gran parte dall’Archivio Contini, integrati da alcuni altri documenti dell’Archivio Contemporaneo. La mostra segue il percorso biografico di Contini attraverso la sua formidabile produzione critica e filologica.