La Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa vedono una nuova conferma per l’elevata qualità della ricerca e si trovano già in pole position per l’assegnazione dei fondi che saranno erogati dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) ai 180 “dipartimenti di eccellenza” delle università italiane. Grazie agli ottimi risultati conseguiti nella VQR (la Valutazione della Qualità della Ricerca, condotta dall’ANVUR, l’Agenzia Nazionale per la Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca) le due scuole universitarie superiori sono già in prima fila per la scelta finale dei 180 dipartimenti, ai quali spetteranno finanziamenti aggiuntivi rispetto al finanziamento ordinario degli atenei, per un totale di 271 milioni di euro complessivi all’anno, da assegnare nel periodo compreso tra il 2018 e il 2022.

SCULA SUPERIORE DI STUDI SANTA ANNA PISA
PHOTO © 2011 – FABIO MUZZI

Scuola Normale e Scuola Sant’Anna hanno visto riconosciuto il 100 per cento della propria eccellenza accademica: 2 dipartimenti su 2 per la Normale parteciperanno infatti alla fase finale (Scienze matematiche e naturali e Scienze umane) e 2 su 2 per la Scuola Sant’Anna (Scienze sociali e Scienze sperimentali e Applicate). Se Normale e Sant’Anna dovessero ricevere i finanziamenti per i “dipartimenti di eccellenza”, si vedrebbero assegnare circa 5 milioni di euro in più all’anno, tra il 2018 e il 2022. Per le due scuole universitarie superiori il termine dipartimenti è da riferirsi alle Classi accademiche. Di fatto tutte le aree disciplinari della Normale e del Sant’Anna hanno ottenuto risultati ottimi e, grazie a questa valutazione conseguente al posizionamento nella VQR, le due scuole universitarie superiori sono in pole position per vedersi assegnare nuovi fondi da destinare alla ricerca, anche per dare avvio a progetti comuni.

Pisa, 29 maggio 2017

“Il risultato conferma gli assoluti valori della didattica e della ricerca alla Normale e alla Sant’Anna – commentano i rettori delle due Scuole universitarie, Vincenzo Barone (Scuola Normale) e Pierdomenico Perata (Scuola San’Anna) -. Per le classi accademiche delle scuole universitarie come le nostre era infatti più difficile competere rispetto ai dipartimenti delle università generaliste: le 4 “classi” infatti contemplano l’intera offerta didattica e formativa delle due scuole universitarie e non singole strutture come i dipartimenti: siamo insomma stati valutati al 100% eccellenti. Annunciamo fin d’ora che questi finanziamenti aggiuntivi, una volta assegnati, serviranno a promuovere nuovi progetti tra le due Scuole, quindi progetti del tutto innovativi nell’offerta di eccellenza del paese, il tutto nell’ottica della sinergia della federazione in corso tra Normale e Sant’Anna. Questo tipo di assegnazioni premiano le eccellenze – sottolineano Barone e Perata – e sarebbe quindi un peccato che, per dinamiche interne a singole università, si finisse per attuare meccanismi di compensazione, in modo da non scontentare le strutture che non sono state premiate. Il paese cresce se le punte di eccellenza sono valorizzate anche dalle università generaliste. Ci auguriamo anche che, per le politiche di reclutamento, il MIUR tenga conto di queste valutazioni e cominci a pensare che una maggiore flessibilità potrebbe far compiere ulteriori passi in avanti nelle migliori strutture universitarie italiane”.