Istituito dal Ministero dell’Università e della Ricerca per individuare obiettivi di sviluppo di medio e lungo termineè formato da scienziate e scienziati italiani di università e centri di ricerca anche internazionali, ed è coordinato dal professor Luigi Ambrosio, Direttore della Normale.


PISA, 20 aprile 2002. Luigi Ambrosio coordinerà un tavolo di lavoro istituito dal Ministero dell’Università e della Ricerca allo scopo di studiare e formulare proposte in materia di ricerca fondamentale.

Lo ha stabilito un decreto dello stesso Ministero del 31 marzo scorso. Gli scienziati e le scienziate che ne fanno parte sono chiamati a elaborare una strategia italiana in tema di ricerca fondamentale, quella non necessariamente legata a una traduzione immediata in trasferimento tecnologico, definendo le caratteristiche stesse della ricerca fondamentale, individuando il quadro dei finanziamenti ad essa destinati anche in confronto al contesto europeo e internazionale, stabilendo gli obiettivi di sviluppo di medio e lungo termine, così come previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Fanno parte del tavolo di lavoro, oltre al professor Ambrosio, Direttore della Scuola Normale Superiore, Ugo Amaldi (già Professore Ordinario di Fisica medica e Fisica sanitaria – CERN), Ariela Benigni (Segretario Scientifico, Coordinatore Ricerche sedi di Bergamo e Ranica, Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”), Paola Inverardi (Professore Ordinario di Informatica, Università degli Studi dell’Aquila), Francesco Loreto (Professore Ordinario di Fisiologia Vegetale, Università degli Studi di Napoli “Federico II”), Gianfranco Pacchioni (Professore Ordinario di Chimica generale e inorganica, Università degli Studi di Milano “Bicocca”), Barbara Rossi (ICREA Professor, University Pompeu Fabra UPF, Barcellona), Angela Santoni (Professore Emerito di Immunologia e Immunopatologia, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), Luisa Torsi (Professore Ordinario di Chimica, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”).

Il gruppo, che nella giornata di ieri si è riunito per la seconda volta, resterà costituito fino al raggiungimento degli obiettivi, e comunque non più di tre anni.

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