Il volume analizza lo scavo effettuato in Via Sant’Apollonia nel 1994 in vista della costruzione del Collegio Fermi. Tale scavo, per la posizione dell’area indagata e l’entità dei rinvenimenti, costituisce un momento significativo per l’archeologia urbana pisana e per la riscoperta del passato etrusco della città.

Pisa, 16 febbraio 2021.

Esce per la collana MOUSAI-Laboratorio di Archeologia e Storia delle Arti, Edizioni ETS, diretta dal Prof. Stefano Bruni, il volume Pisa Etrusca in età classica. I materiali dello scavo di Via Sant’Apollonia a firma di Giulietta Guerini, allieva del corso ordinario (Storia dell’arte e Archeologia) della Classe di Lettere e Filosofia.

Nel volume si presentano i risultati dello studio di parte dei materiali ceramici provenienti dallo scavo di via Sant’Apollonia, effettuato nel 1994 in vista della costruzione del Collegio Fermi dall’allora Laboratorio di Topografia Storico-Archeologica del Mondo Antico della Scuola Normale Superiore, diretto dal Prof. Giuseppe Nenci, sotto la direzione dell’ex Soprintendenza Archeologia della Toscana.

Tale scavo, per la posizione dell’area indagata e l’entità dei rinvenimenti, costituisce un momento significativo per l’archeologia urbana pisana e per la riscoperta del passato etrusco della città. Il presente studio ne offre un riesame relativamente alla fase di età classica - periodo per il quale minori sono i dati noti provenienti dagli scavi urbani e più difficile appare ricostuirne fisionomia e assetto urbano- corredato dalla prima pubblicazione integrale dei materiali provenienti dagli strati inerenti. Il vasto repertorio ceramico dal contesto di via Sant’Apollonia amplia i dati noti per quanto riguarda produzioni e consumi nella Pisa etrusca di età classica.

La ricerca è stata supervisionata dai Professori Gianfranco Adornato (SNS) e Lisa Rosselli (Università di Pisa), lo studio dei materiali è stato condotto presso il Laboratorio di Storia Archeologia Epigrafia e Tradizione dell’Antico, all’epoca diretto dal Prof. Andrea Giardina.

La pubblicazione del volume è stata patrocinata dal Laboratorio SAET, oggi diretto dalla Prof.ssa Anna Magnetto, e dalla Scuola Normale Superiore e resa possibile grazie al permesso di studio ed edizione dei materiali concesso dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno.

Alla giovane allieva, infine, è stato dato l’incarico di redigere il secondo volume del catalogo degli specchi etruschi del British Museum per la prestigiosa serie Corpus Speculorum Etruscorum.

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