Da giugno, il Laboratorio Nest allestirà nella Sala dei Bronzetti un proprio punto di ricerca per l’analisi delle collezioni di bronzi e medaglie. Il personale scientifico sarà all’opera anche durante l’apertura del Museo, una vetrina sulla scienza e la tecnologia più avanzata di cui potranno fruire anche i visitatori.

Pisa, 19 maggio 2021.

Unantenna del mondo della nanoscienza e della nanotecnologia all’interno del Museo Nazionale del Bargello. Nascerà dal prossimo mese di giugno grazie a una convenzione stipulata tra l’ente museale fiorentino e la Scuola Normale Superiore. Il Laboratorio National Enterprise for nanoScience and nanoTechnology (NEST) della Normale, centro internazionale in cui operano fisici, chimici, biologi per indagare la materia su scala nanometrica, con sede a Pisa, allestirà un proprio punto di ricerca nella Sala dei Bronzetti dell’antico Palazzo del Podestà a Firenze.

Nello spazio NEST del Bargello, una équipe di giovani studiosi appositamente selezionati, insieme a ricercatori già in staff del Laboratorio, impiegherà le proprie competenze scientifiche per l’analisi dei materiali custoditi dal Museo, che vanta importantissime collezioni di bronzi italiani del Rinascimento e del Barocco e di medaglie italiane e straniere.

La nanotecnologia consentirà di analizzare i manufatti con una precisione sconosciuta agli altri metodi di indagine. Grazie a essa i ricercatori del NEST potranno individuare esattamente struttura dei materiali, tipo di leghe impiegate per la fabbricazione, finiture superficiali e strutture interne: una messe di dati che saranno integrati in mappe tridimensionali iperspettrali. Al patrimonio di dati fisici si aggiungeranno i dati storico-artistici degli studiosi della Scuola Normale e del Bargello. L’ambizioso obiettivo è la creazione di uno strumento di indagine aperto a tutti gli studiosi, la proposta di un modello di analisi multidisciplinare da applicare in altri musei e siti archeologici.

Lo spazio di ricerca del NEST verrà appositamente delimitato e sarà riconoscibile all’interno della Sala dei Bronzetti, al terzo piano del Palazzo del Podestà, e il personale scientifico sarà all’opera con le proprie attività di ricerca e di analisi anche durante l’apertura del Museo: una vetrina sulla scienza e la tecnologia più avanzata di cui potranno fruire anche i visitatori.

La collaborazione tra Scuola Normale e Museo Nazionale del Bargello rientra nel programma di intervento della Regione Toscana denominato “Collezioni museali e archivi storici toscani: analisi dei materiali, digitalizzazione avanzata, disseminazione multimediale” (CoMAST), che prevede il finanziamento di assegni di ricerca in ambito culturale per appositi progetti scientifici.

Responsabili per l’attuazione della Convenzione sono, per la Scuola Normale, il prof. Fabio Beltram, direttore del Laboratorio NEST, e il prof. Francesco Caglioti, responsabile del programma CoMast; per il Museo, la dott.ssa Paola D’Agostino direttore dei Musei del Bargello, e la dott.ssa Ilaria Ciseri, funzionario responsabile del Museo Nazionale del Bargello
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Gli assegni dei giovani ricercatori impegnati nel programma CoMast sono finanziati dalla Scuola Normale e dalla Regione Toscana con il contributo della Fondazione Il Bargello (Firenze) e del comitato internazionale dei “Friends of the Bargello”.

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